Petardi, non un attentato di Gian Antonio Orighi

Petardi, non un attentato La strage di sabato davanti al supermercato «Pryca» di San Juan Petardi, non un attentato Esplosa un'auto carica di fuochi d'artificio MADRID NOSTRO SERVIZIO E' stata l'esplosione accidentale di un indeterminato quantitativo di materiale pirotecnico caricato su d'un'auto e non, come si era pensato in un primo momento, un'autobomba dell'organizzazione terrorista basca Età Militar, che ha provocato la tragedia avvenuta alle 20,30 di sabato scorso nel parcheggio del supermercato Pryca di San Juan, un affollatissimo centro turistico a 5 chilometri da Alicante, nella regione valenziana. Il bilancio è di 8 morti — 4 uomini, 2 ragazzi e 2 bimbe di 7 anni — e 30 feriti, 2 dei quali gravissimi. I fatti si sono svolti così: alle 20,30 Antonio Joaquin Rigai Vico, 22 anni, figlio di un fabbricante di fuochi d'artificio, stava dirigendosi in auto insieme a un amico al convento di Santa Faz, dove doveva conse- % gnare dei «tracas», i popolarissimi petardi, commissionati per una cena di nozze. Ma ha deciso di fermarsi prima a Pryca per fare acquisti. Mentre stava parcheggiando la «Peugeot 505», c'è stata una fortissima esplosione, per cause che non sono ancora state stabilite anche perché i due occupanti sono morti sul colpo. L'onda espansiva ha investito in pieno le decine di persone che affollavano il parcheggio ma non, per fortuna, il supermercato. Si era pensato in un primo momento a un attentato perché alle 20,10 tre telefonate a nome dell'Età avevano avvertito due quotidiani locali e il convento di Santa Faz che alle 20,30 ci sarebbe stata un'esplosione nella cappella del convento, dove «si stava celebrando una manifestazione di fascisti». Quando si è verificata la deflagrazione, sembrava che non ci fossero dubbi sulla paternità. La memoria è andata subito al giugno '87 quando l'Età piazzò un'autobomba nel parcheggio del supermercato Hipercor di Barcellona, che provocò il più grave massacro della criminale storia dell'Età, 21 morti e 30 feriti. Ma alle 1,30 della nottata di ieri, gli artificieri hanno sta bilito che l'esplosione era stata provocata da petardi. La stessa Età ha smentito la paternità del presunto attentato. Antonio Rigai era figlio del proprietario dell'impresa «Pi rotecnica Alicantina», chiusa lo scorso 3 agosto dall'assessorato del Lavoro perché non osserva va le prescritte misure di sicu rezza. Il trasporto di «tracas» in ;.uto è severamente proibito, ma serve a poco in una regione in cui, nonostante i numerosissimi incidenti che hanno causato decine di morti, i petardi in una festa non mancano mai. Gian Antonio Orighi

Persone citate: Alicante, Antonio Joaquin, Antonio Rigai, Vico

Luoghi citati: Barcellona, Madrid, San Juan, San Juan Petardi