Barros «Ora devo rincorrere il posto»

In coppa Zoff scarta il jolly Juve-Taranto di stasera serve all'allenatore per «tagliare» il portoghese e provare rinedita coppia Schillaci-Casiraghi In coppa Zoff scarta il jolly Barros: «Ora devo rincorrere ilposto» TORINO. Un anno fa, a Taran to, vedemmo un Rui Barros scatenato. Andava ai cento all'ora. Adesso «Speedy Gonzales» è fermo ai boxes: stasera, al Comunale, in Coppa Italia contro il Taranto (ore 20,30), andrà in panchina. Ma non giocherà. Zoff ha deciso di farlo rifiatare per provare l'inedito tandem Schillaci-Casiraghi. Sinora, i due attaccanti si sono alternati tra loro e, per Casiraghi, è la prima partita da titolare. Schillaci, arrabbiato con «Tuttosport» per avergli messo in bocca frasi polemiche che nega d'aver pronunciato, è uscito dagli spogliatoi con un braccio sulla spalla di Barros. Un segno d'intesa tra i due? L'ex capocannoniere della B dice che conta giocare. E lo stesso afferma Casiraghi, che ha i numeri per aspirare ad un posto fisso: «A me interessa andare in campo, il compagno che ho al fianco non lo scelgo io». Quali le ragioni che hanno spinto Zoff a rinunciare a Barros? «Non chiamatelo esperimento poiché la gara è ad eliminazione diretta e sarebbe pericoloso non considerarla vera anche se affrontiamo un'avversaria di serie C: Barros ha solo bisogno di un turno di riposo e, tenendo conto che non ci sarà contro la Fiorentina il 6 settembre essendo impegnato in Nazionale, così come mancheranno Zavarov e Aleinikov per la stessa ragione, voglio vedere Casiraghi accanto a Schillaci», chiarisce Zoff. Anche Marocchi andrà in panchina, con Napoli terzino destro, Galia mediano accanto a Fortunato, Zavarov e Aleinikov. Libero sarà Tricella. Durante la gara ci sarà spazio per Alessio e, forse, per Bruno. Poiché Tricella (con Galia e Bonetti) salterà per squalifica l'andata con il Gornik Zabrze (spiato sabato da Scirea), Zoff pareva intenzionato a provare Aleinikov alle spalle della difesa ma ha rimandato il progetto. Quello di libero è un ruolo che non piace al cosacco di Minsk. «Se mi devo adattare per esigenze di squadra lo farò», precisa. Stasera aggiungerà altri 90' al suo rodaggio: «Spero di migliorare. Con il Bologna ho avuto alcuni problemi e non ho voluto rischiare un infortunio». | I riflettori saranno puntati su di lui e sulla coppia d'attacco. Se Schillaci e Casiraghi funzionano, Barros rischia? «Sono tranquillo, Zoff mi ha parlato, vuole approfittare dell'occasione per vedere altre soluzioni, ma so anche che nessuno ha la maglia assicurata», risponde il minibomber. E ricorda che nel Porto, con una rosa di 26 uomini, metà nazionali, doveva sudare di più per difendere il posto: «Sono abituato a lottare. Anche quest'anno dovrò correre, lavorare molto in allenamento, per meritare la fiducia». Precisa di non aver mai detto che si trova più a suo agio con Casiraghi: «Non è giusto fare preferenze». E ritiene possibile la coesistenza tra i due nuovi acquisti: «In B hanno segnato molti gol e si troveranno bene. Ma non ho paura, se sono in forma. E la forma la trovo giocando. La pubalgia è debellata. Non sono ancora sui livelli del finale del torneo scorso ma ho capito che in una stagione lunghissima come questa è meglio partire con più calma». — Dodici gol, miglior tiratore bianconero. Perché come punta ha più difficoltà a trovare la porta avversaria? «Zoff sa che rendo di più se parto da dietro ma con Fortunato e Aleinikov, tocca a me avanzare. Era già successo anche con Altobelli e Buso. Però l'allenatore mi lascia libero di muovermi se non riesco a scrol¬ larmi di dosso l'avversario». — C'è chi ritiene che, con lei e Schillaci, la Juventus manchi di potenza e, soprattutto, di un buon colpitore di testa in casa contro difese chiuse. E' vero? «E' presto per tranciare giudizi. Una cosa è certa: faremo meno gol ma soffriremo di meno. Questa squadra è più forte dell'anno scorso, soprattutto più fredda e compatta. Non resteremo a mani vuote, qualcosa vinceremo». — Pochi inseriscono la Juventus tra le favorite per lo scudetto... «Meglio così. Anche l'Inter, che poi stravinse, non lo era un anno fa. Adesso è la squadra da battere, con il Milan europeo. E ci sono una Samp fortissima e un Napoli che, con Maradona, Careca e Alemao sarà molto competivo. Ma ci siamo anche noi in questo campionato molto più equilibrato e, mi auguro, più incerto e più bello dell ultimo». Lunedì prossimo Barros volerà a Bruxelles dove due giorni dopo con il Portogallo affronterà il Belgio nelle qualificazioni mondiali. «E' una tappa diffìcile: noi abbiamo cinque punti in tre gare casalinghe e altrettanti dobbiamo realizzarne in Belgio, Svizzera e Lussemburgo altrimenti Roma '90 la vedremo in tv», sospira. Il Mondiale, però, forse è meno importante del posto nella Juventus. Brano Bernardi Rui Barros. Il portoghese si ritrova a sorpresa in panchina