Bnl sotto pressione per il «caso Atlanta»

Bnl sotto pressione per il «caso Atlanta» Oggi il consiglio di amministrazione Bnl sotto pressione per il «caso Atlanta» ROMA. Sarà una seduta particolarmente «calda» quella del consiglio di amministrazione della Bnl, in programma per oggi pomeriggio. Fissato prima della pausa estiva per portare avanti il progetto di ricapitalizzazione della banca, l'appuntamento si è arricchito di nuovi importanti argomenti dopo il «giallo» scoppiato all'inizio di agosto per la serie di finanziamenti ad esportazioni in Iraq da parte della filiale Bnl di Atlanta negli Stati Uniti, non autorizzati dalla competente direzione dell'area del Nord America. Il presidente Nerio Nesi ed i massimi dirigenti della banca dovranno ragguagliare i membri del consiglio di amministrazione, fra i quali naturalmente anche i rappresentanti del Tesoro, sulla portata della vicenda che ha fatto scattare una doppia ispezione da paite della Federai Reserve e della Banca d'Italia. L'indagine di via Nazionale è partita lo scorso 8 agosto e viene condotta da un team guidato dall'ispettore Antonio Ferrari. Nonostante la stessa Bnl abbia emesso un comunicato lo scorso 18 agosto, rimangono ancora da chiarire alcuni punti: innanzitutto, a quanto ammontano i finanziamenti, che in base ad alcune voci sarebbero molto elevati, ma soprattutto anche come mai il direttore della filiale di Atlanta, Chris Drogoul, abbia agito in piena autonomia per tre anni prima di essere scoperto. La Banca Nazionale del Lavoro ha invece fatto sapere che non ci sono problemi per il rimborso delle somme, dato che le lettere di credito sono state garantite sia dalla banca centrale irachena, che dalla Commodity Credit Corporation, l'ente federale nordamericano del credito all'esportazione.

Persone citate: Antonio Ferrari, Chris Drogoul, Nerio Nesi

Luoghi citati: Atlanta, Iraq, Nord America, Roma, Stati Uniti