Hipparcos

Hipparcos Hipparcos E l'Italia chiede «Ripetiamo la missione» ROMA. Un nuovo satellite Hipparcos 2 potrebbe presto venire in aiuto a quello lanciato l'8 agosto scorso e finito subito in avaria, salvando così l'importante missione astrofisica che avrebbe dovuto permettere di catalogare 400.000 stelle. «Il governo italiano è propenso a chiedere all'Agenzia Spaziale Europea di costruire un secondo satellite» ha annunciato il sottosegretario alla Ricerca Learco Saporito in una conferenza stampa in cui si è fatto il punto sul viaggio dello sfortunato satellite, costruito quasi interamente in Italia. All'incontro partecipavano i vertici dell'agenzia spaziale nazionale, della comunità scientifica italiana e delle aziende coinvolte nella costruzione del primo «satellite astronomo» europeo. L'Italia è intenzionata a fare la sua proposta all'Esa dopo aver consultato i partners europei, in particolare la Francia. «In ogni caso — ha precisato Saporito — si dovranno prima aspettare i risultati della commissione tecnica di inchiesta nominata dall'Esa che si insedierà l'I 1 settembre». Al progetto Hipparcos hanno già lavorato per oltre dieci anni 1800 ingegneri e 200 ricercatori europei. 500 astronomi in tutto il mondo aspettavano i risultati della missione. I dati si sarebbero integrati con quelli inviati a terra dallo Space Telescope della Nasa, il cui lancio è previsto per il 1991. «La misurazione delle stelle e della loro distanza relativa, realizzate con una precisione inedita, avrebbe dovuto fornire conoscenze essenziali sulle dimensioni dell'universo, utili anche alla navigazione interplanetaria — ha spiegato il presidente dell'Agenzia Spaziale italiana Luciano Guerriero — ecco perché è importante che la missione sia ripetuta». Hipparcos 1 non ha infatti mai raggiunto l'orbita prevista. Il motore di apogeo che avrebbe dovuto trasportarlo a 36.000 km di altezza non si è mai acceso e, dopo 5 tentativi falliti, i tecnici hanno perso ogni speranza. «Non è chiaro se il sistema elettrico di accensione funzioni o no: quel che è certo è che il segnale non riesce ad arrivare al propellente solido» ha spiegato Michele Grande, direttore della Snia-Bpd, costruttore insieme alla francese Sep del motore. Anche Aeritalia propende per un secondo satellite, che potrebbe fra l'altro utilizzare gran parte delle risorse stanziate per il primo: Hipparcos 2 potrebbe essere lanciato I fra 2-3 anni. [m. g. b]

Persone citate: Learco Saporito, Luciano Guerriero, Michele Grande, Saporito, Space

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma