Offensiva contro le piantagioni di oppio

Offensiva contro le piantagioni di oppio DROGA IN URSS Offensiva contro le piantagioni di oppio MOSCA. «Mak-89» (papavero 89): così si chiama l'operazione anti-droga, condotta dalla polizia in vaste zone dell'Asia centrale sovietica e nella Russia meridionale, per distruggere le piantagioni di papavero d'oppio e di canapa selvaggia e arrestare i corrieri della droga. Secondo il quotidiano «Selskaya Zhyzn» la prima tappa dell'operazione, che ha riguardato il Tagikistan, ha fruttato l'eliminazione di una superficie complessiva di oltre cento ettari di piantagioni clandestine. Il giornale si sdegna per il fatto che «tra i coltivatori clandestini di piante oppiacee vi sono molti colcosiani (contadini delle cooperative agricole) che piantano il papavero e la canapa selvaggia in mezzo a piante innocue». La prima fase dell'operazione antidroga ha portato al rinvio a giudizio di 118 coltivatori, e all'arresto di dieci spacciatori e di due corrieri della droga. Il giornale dei giovani comunisti, «Komsomolskaya Pravda», riferisce a sua volta che nella regione di Krasnodar (Russia del Sud), una delle principali fonti degli stupefacenti in Urss, solo nei primi sette mesi di quest'anno sono stati confiscati oltre 350 chili di oppio, hashish, marijuana e di altre sostanze stupefacenti e oltre cinquecento persone sono state ìinviate a giudizio per crimini legati al mondo della droga. [Ansa]

Luoghi citati: Mosca, Russia, Tagikistan, Urss