E il poup cambia nome
E il poup cambia nome CRISI PEL COMUNISMO E il poup cambia nome VARSAVIA. Il poup, il partito comunista polacco, vuole cambiare nome e chiamarsi socialista, ribattezzandosi psppl, cioè partito socialista polacco del popolo lavoratore. La proposta di cambiar nome, come segnale di una volontà di rinnovamento, è stata esposta in una riunione di partito da Marian Orzechowski, capogruppo dei parlamentari del poup, in una riunione di partito a Biala Podlaska, nella Polonia orientale. Secondo Orzechowski la parola «unificato» non ha più significato dopo l'introduzione del pluripartitismo, e l'aggettivo «operaio» è limitativo nel definire il rapporto del partito con la realtà. L'idea del cambiamento del nome era nell'aria da diverso tempo, ma è stata ripresa con più determinazione dopo la magra figura fatta dal poup alle elezioni di giugno, le prime del dopoguerra nelle quali i polacchi hanno potuto esprimersi liberamente e tradottesi in un plebiscito per Solidarnosc. La proposta di Orzechowski è stata ripresa ieri in prima pagina dall'organo del partito, «Tribuna Ludu», segno che gode dell'approvazione del gruppo dirigente. Si prevede che la nuova sigla potrà essere adottata nelT 110 congresso del partito che dovrebbe svolgersi agli inizi del 1990. Quanto al futuro del partito, che pur avendo ceduto la conduzione del governo a Solidarnosc controlla ancora i centri nevralgici del Paese nell'economia, le forze armate, la polizia e l'apparato burocratico in generale, e conta due milioni di iscritti, Orzechowski ha detto di nutrire «moderato ottimismo». «Io non vedo un futuro catastrofico — ha detto — perché il partito è necessario alla società fintanto che l'idea di giustizia sociale permane tra la gente». [Ansa-Agi]
Persone citate: Biala Podlaska, Crisi, Marian Orzechowski, Orzechowski
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