Schillaci e Casiraghi insieme, fuori Barros di Bruno Bernardi

Trap: «Dimentichiamo lo scudetto» Trap: «Dimentichiamo lo scudetto» «La mentalità vincente è sempre la stessa» «Ma quest'anno l'Inter non andrà in fuga» appiano gentile DAL NOSTRO INVIATO La vittoria di rigore, grazioso omaggio dell'arbitro Fabricatore, sulla Cremonese fa ancora discutere. Gli sconfitti, ovviamente. In casa dell'Inter, Aldo Serena giura e spergiura che Montorfano ha commesso il fallo anche se a «La Domenica sportiva» hanno detto che non c'era volontarietà. Giovanni Trapattoni aggira diplomaticamente l'ostacolo: «Non è stato un rigore limpido sebbene Montorfano abbia interrotto la corsa di Serena. Ma non dimentichiamo che Aldo, in precedenza, era stato strattonato tre volte in area». Alla fine contano i due punti e l'Inter campione d'Italia ha tenuto botta alle altre grandi, tutte vittoriose in trasferta. «Questo dimostra una condizione psicofisica eccellente, anche se, fra una settimana, la situazione sarà più chiara dopo la serie di partite ravvicinate», riflette Trapattoni analizzando le prestazioni del Milan, privo di Gullit e Van Basten, che rifila tre gol al Cesena, del Napoli or¬ fano di Maradona, Careca e Alemao, che espugna Ascoli e della Sampdoria di super Vialli che passa a mani basse sul campo della Lazio. Paradossalmente è diventato più facile giocare fuori che in casa? «Quando ci sono fondamenta solide anche senza i fuoriclasse si può fare risultato: il Napoli, ad esempio, può fare a meno di Maradona ed essere competitivo con i soli Careca e Alemao», risponde. E fa una profezia: «In un torneo equilibrato, con la concorrenza che si è rinforzata, è improbabile una fuga come la nostra dell'anno scorso. L'organico e le cadenze migliori saranno determinanti. Gli interrogativi della vigilia sul rendimento di squadre non ancora rodate sono stati sconfessati, le favorite sono partite con il piede giusto perché hanno potuto sfruttare situazioni tattiche agevolate dalle avversarie: noi e la Juventus abbiamo faticato di più perché la Cremonese ci ha chiuso gli spazi ed il Bologna ha oltrepassato la metà campo bianconera tre volte ed ha pareggiato su un rimpallo». Ma il tecnico non cerca alibi e ammette che l'assenza di Matthaeus si è sentita: «Sa verticalizzare il gioco in modo ideale per Serena e Klinsmann che non erano supportati adeguatamente dal centrocampo» Con Mattaheus, l'Inter aveva travolto la Torpedo. «E' vero, siamo stati meno belli che a Cesena ma quattro palle-gol le abbiamo create. E' mancata un po' di lucidità negli ultimi metri ma, l'importante, è che sia rimasta la mentalità vincente», dice Trapattoni. E sottolinea qualche svarione difensivo, conseguenza dell'appannamento da preparazione. Domani, a Cosenza, farà rifiatare Serena (contuso) utilizzando Morello. In difesa inserirà Verdelli e concederà un turno di riposo a Ferri. E Bergomi dovrebbe disputare solo un tempo. «Questo non significa che snobbiamo la Coppa Italia», puntualizza. Ieri Trapattoni ha fatto un discorso chiaro ai nerazzurri, invitandoli a dimenticare lo scudetto e quanto è stato fatto un anno fa: «Dobbiamo ricominciare da capo». Bruno Bernardi

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