Tre faide, 110 morti di R. Cri

Tre faide, 110 morti Tre faide, 110 morti Le cifre di 6 mesi di guerra per «governare» Reggio «In Calabria, segnatamente nella provincia del capoluogo, continue faide lacerano nuove e vecchie organizzazioni per il controllo dei traffici di droga, dei sequestri di persona e degli appalti»: sta scritto nell'ultimo rapporto semestrale dei servizi di sicurezza inviato al presidente del Consiglio un mese fa. Il bilancio per i primi sei mesi dell'89 delle faide fra diversi clan è spaventoso: centodieci morti, 0,6 al giorno. Nell'88 i morti ammazzati sono stati 232. La 'ndrangheta calabrese è un'organizzazione orizzontale: in regione opererebbero almeno 200 cosche, che si sono divise il territorio da controllare. La «guerra» fra tre diverse faide, iniziata nel 1985, è la causa maggiore degli omicidi che si registrano in Calabria. Sono tre le «famiglie» che avrebbero il controllo del capoluogo: Giuseppe Nirta guida la cosca La Maggiore a San Luca d'Aspromonte e sul litorale ionico; De Stefano-Libri, clan più famoso della città, che tiene i collegamenti con le organizzazioni internazionali; ImertiSerraio-Cordello, specializzati in droga e racket, in «guerra» con i De Stefano-Libri per la supremazia in città. «L'indebito sfruttamento di appalti e subappalti di opere pubbliche — continuano i servizi di sicurezza nella loro relazione ad Andreotti — ha qui il doppio effetto di privare la comunità di una consistente fonte di reddito e di produrre spesso manufatti o servizi di qualità assai scadente. Si innestano su quest'ultimo aspetto ulteriori forme di devianza, derivanti dalla necessità di inserirsi nella gestione della cosa pubbblica, con conseguenti collegamenti con ambienti politici, di inquinamenti elettorali, di logiche clientelali. Di ciò costituiscono palese testimonianza l'elevato numero degli amministratori pubblici che negli ultimi tempi risultano denunciati all'autorità giudiziaria». [r. cri]

Persone citate: Andreotti, Cordello, De Stefano-libri, Giuseppe Nirta

Luoghi citati: Aspromonte, Calabria