Made in Japan

Mode in Japan Ruggiero apre alle merci di Tokyo Mode in Japan Da ieri meno barriere ROMA. Si allentano i vincoli all'importazione in Italia di prodotti «made in Japan». Con un decreto entrato in vigore ieri, il ministro per il Commercio con l'estero, Renato Ruggiero, ha infatti disposto la liberalizzazione, con effetto immediato, delle importazioni dal Giappone di una serie di prodotti tra i quali le conserve di sardine e di tonno, filati, tessuti, indumenti e biancheria di lino, seta e ca-: napa, pile, coltelli e piastrelle. Successive tappe scatteranno dal 1° gennaio 1990, 1991 e 1992. Restano esclusi dalla liberalizzazione alcuni dei prodotti più «pericolosi» per la bilancia commerciale italiana per i quali continueranno ad essere applicati contingenti: ad esempio moto (1800 unità l'anno), autoveicoli non fuoristrada (3300 unità) e motori fuoribordo (1815 unità). Ecco, in particolare, come procederà la progressiva libe¬ ralizzazione dell'importazione di merci dal Giappone nelle tappe previste da Ruggiero: 1) da ieri: preparazioni e conserve di sardine e tonni; bozzoli di bachi da seta e seta greggia (la liberalizzazione, per questi due prodotti, riguarda anche 60 altri Paesi); cappotti, giubbotti, giacche a vento, pantaloni, gonne, camicette, pigiami, biancheria intima, maglioni, tute sportive di lino, seta e canapa, fazzoletti, coperte, biancheria da letto e da tavola, tendine; piastrelle; coltelli, cucchiai, forchette; pile e batterie elettriche; giocattoli (modellini, anche animati, e puzzles). 2) dal gennaio '90: vasellame ed altri oggetti per uso domestico, di igiene e da toeletta di ceramica e porcellana. 3) dal gennaio '91: pellicole fotografiche, coprese quelle a sviluppo a stampa istantanea. 4) dal gennaio '92: pneumatici, prodotti in ferro e in acciaio.

Persone citate: Renato Ruggiero

Luoghi citati: Giappone, Italia, Japan, Roma, Tokyo Mode