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Divorzio al Mediterranée Domani un incontro in extremis tra Trigano e Maillot Divorzio al Mediterranée In crisi Vaccordo con Nouvelles Frontières PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sembrava un matrimonio perfetto. Da una parte il Club Mediterranée, florido impero delle vacanze-villaggio tutto compreso, dall'altra Nouvelles Frontières, l'operatore dei viaggi aerei a prezzi stracciati. Quando l'unione fu annunciata, il 27 aprile, in Francia si parlò della nascita del terzo gigante mondiale del turismo. Adesso, dopo quattro mesi, si scopre che il matrimonio non è stato nemmeno «consumato» e che il divorzio sembra inevitabile. A rivelare la crisi è stato Jacques Maillot in persona: il padronefondatore di Nouvelles Frontières (che doveva procedere ad un aumento di capitale per far entrare il Club al livello del 34 per cento) ha detto che, «a meno di un miracolo», ognuno resterà sulla sua strada. Il «miracolo» è un'ultima riu¬ nione al vertice con il patron del Club Mediterranée, Gilbert Trigano, in programma per domani, ma sulle possibilità di successo pochi sono pronti a scommettere. Eppure il matrimonio tra NF e Club Méd, aveva tutte le carte in regola per riuscire. Prima di tutto la ricerca di una dimensione capace di sfidare la concorrenza mondiale: con i 6,3 miliardi di franchi di cifra d'affari del Club Méd e i 3,3 di NF, il nuovo gruppo avrebbe sfiorato un «pesò» globale di 10 miliardi di franchi (oltre duemila miliardi di lire) e, soprattutto, avrebbe avuto un «parco» di due milioni e settecentomila clienti. Una dimensione superata soltanto dall'inglese Thomson (5 milioni e mezzo di clienti) e dalla tedesca Tui (2,8 milioni), ma con grandi potenzialità di sviluppo grazie alle inevitabili «sinergie» tra il Club Méd, che propone luoghi di vacanza, e NF che si è specializzata nei trasporti. Nel matrimonio, poi, c'era anche un pizzico d'amore che non guasta nemmeno in campo economico. Tanto Gilbert Trigano che Jacques Maillot sono due imprenditori arrivati alla testa dei loro imperi dopo un lungo viaggio cominciato in nome del «turismo popolare e alternativo». Tutti e due hanno un passato di militanza politica nella sinistra e la stessa voglia di decisionismo. Ma proprio le caratteristiche dei due personaggi hanno finito per rendere impossibile l'unione: troppo simili per andare d'accordo. La data per l'aumento di capitale di Nouvelles Frontières, in origine fissata per il 30 giugno, era stata rinviata una prima volta al 31 luglio e adesso è congelata. Tutto è legato al sottile filo dell'incontro di domani. Enrico Singer