Soia, giallo a Chicago

Soia, giallo a Chicago Dopo l'indagine, si riapre il caso sull'emergenza di luglio Soia, giallo a Chicago Nel Cbt sei «nemici» di Cardini WASHINGTON NOSTRO SERVIZIO Venti di guerra e giallo della soia al Board of Trade di Chicago., Dopo alcune settimane di indagini sui fatti di luglio (quando il Cbt impose la liquidazione anticipata dei contratti, causando pesanti perdite al gruppo Ferruzzi), la Commodity Futures Trading Commission (Cftc) è giunta a una conclusione che non ha soddisfatto né il gruppo Ferruzzi né il presidente della commissione senatoriale Usa per l'agricoltura Patrick Leahy. Secondo il rapporto, nell'emergenza di luglio nessun membro del Board ha agito per trarre vantaggio dalle decisioni dello stesso. Ieri Leahy ha reagito chiedendo un'indagine più approfondita affermando che «la Cftc deve interrogare quei dirigenti del Cbt partecipanti alla decisione sulla soia di luglio le cui ditte affiliate detenevano posizioni nette ribassiste nel contratto di luglio, questo per stabilire che il processo decisionale non fu compromesso». A New York, David Swanson, dirigente del gruppo Ferruzzi e presidente della Central Soya Co., ha commentato il rapporto della Cftc affermando che, a parere del gruppo italiano, il documento «indica un conflitto potenziale di interesse fra alcuni dirigenti del Cbt in relazione al provvedimento straordinario dell'I 1 luglio». Swanson ha anche voluto sottolineare che su questo punto la Ferruzzi concorda con Leahy e appoggia la richiesta di ulteriori indagini. «In luglio — ha ricordato Swanson — la Ferruzzi riconosceva la necessità di una liquidazione ordinata dei contratti a termine. Noi non avevamo in mente, né mai l'avremmo fatto, una qualsiasi azione turbativa per il mercato. Il 10 luglio, era convinzione della Ferruzzi di avere un numero adeguato di giorni lavorativi prima della scadenza del contratto per lavorare, comprare e continuare a esportare semi di soia, tutte cose che avrebbero portato la Ferruzzi al di sotto del livello di copertura fissato per noi dalla Cftc». «Noi continuiamo a credere — ha precisato Swanson — che fu del tutto non necessario per il Board adottare una misura straordinària. Siamo certi che senza l'intervento si sarebbe verificata una liquidazione ordinata». Fonti della commissione presieduta da Leahy hanno sottolineato che diversi dirigenti del Cbt erano collegati a società che detenevano posizioni nette ribassiste in soia all'epoca della decisione. Queste società, come ha rilevato una fonte, non avevano che da guadagnare dall'ordinanza di emergenza perché ne conseguì una caduta dei prezzi della soia. Il rapporto della Cftc riconosce questo dettaglio, affermando che sei dirigenti del Cbt si trovavano nella posizione indicata, ma aggiunge che «il fatto che essi fossero collegati a queste società non prova che si creò un problema». Sempre nel rapporto, la Cftc dichiara l'intenzione di interrogare queste persone notando però che il Cbt ha già dichiarato che i rapporti fra i dirigenti e le società affiliate «sono di natura amministrativa ufficiale e non implicano nessuna conoscenza o influenza sulle strategie commerciali delle società in parola». Le preoccupazioni della commissione del Senato per l'agricoltura sono particolarmente importanti perché in settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, la commissione comincerà a lavorare su una proposta di riforma della Cftc. La vicenda, che sembra ormai avere tutti gli ingredienti di un appassionante romanzo alla Forsyth, sarà al centro di un incontro già fissato per domani a Washington tra Cftc e rappresentanti degli agricoltori Usa. Migliaia di «farmers» del Midwest americano, produttori di semi di soia, sono inferociti e, guidati dal commissario all'agricoltura del Minnesota Jim Nichols, hanno presentato un'azione legale c ro il direttivo della Borsa me» di Chicago chiedendo anche l'intervento dell'Fbi. [r. e. s.) Raul Gard ini al centro della guerra della soia

Luoghi citati: Cftc, Chicago, Minnesota, New York, Usa, Washington