Piane Marshall contro la droga

Piane Marshall contro la droga Ma la Svizzera scongela i depositi dei narcotrafficanti: restituiti 13 miliardi Piane Marshall contro la droga Bush regala armi ed elicotteri alla Colombia WASHINGTON. L'America risponde all'arroganza dei narcotrafficanti stanziando un piano di aiuti economici per la guerra del governo colombiano contro i signori della coca. Da Kennebunk Port, nel Maine, dove sta trascorrendo le vacanze, il presidente Bush ha fatto sapere attraverso il portavoce Marlin Fitzwater, che gli Usa stanzieranno 65 milioni di dollari in aiuti alla Colombia. Si tratta di aiuti richiesti da Bogotà: armi, 8 elicotteri e attrezzature varie che saranno diponibili già dalla prossima settimana. Serviranno per identificare e distruggere i laboratori clandestini dei narcotrafficanti nella giungla. A pilotarli saranno però aviatori colombiani. Bush ha ribadito che non ci sarà nessun invio di truppe americane. La Casa Bianca ha espresso «fiducia americana nell'opera del governo colombiano» e ha sottolineato che la recente ondata di violenze scatenata dai narcotrafficanti rende più urgente che «gli Stati Unitit e gli altri Paesi occidentali appoggino l'azione del presidente Barco». E' stata poi decisa la creazione di un centro antidroga presso la Cia: funzionerà da raccordo operativo per le informazioni sui narcotrafficanti che fino ad oggi si sono disperse nelle varie agenzie Usa, dall'Fbi, al ministero della Giustizia, alla stessa Cia. Si tratta però di una guerra alle prime battute, in Svizzera i narcotrafficanti hanno registrato una parziale vittoria: il tribunale di Zurigo ha ordinato ieri alla procura del capoluogo svizzero di restituire ai boss del «cartello di Medellin» le somme che hanno depositato negli ultimi anni nelle banche svizzere e che erano state congelate: nove milioni di dollari, circa 13 miliardi di lire. Non solo, ma sui fondi le autorità elvetiche hanno dovuto pagare anche gli interessi. In Colombia alla massiccia azione dell'esercito e della polizia contro il cartello della cocaina i signori della polvere bianca hanno risposto con una serie di attentati dinamitardi. Le sedi del partito liberale e di quello conservatore a Medellin sono stati semidistrutte da due attentati e una persona è morta. Le ville di due esponenti politici sono state incendiate: si tratta di quelle di Edgard Gutierrez, ex ministro delle Finanze e membro del partito liberale, e del senatore conservatore Ignacio Velez Escobar. Gli attentatori hanno posto cariche esplosive anche nelle sedi delle due principali emittenti radio del Paese, «Radio caracol» e «Radio cadena nacional». Gli artificieri della polizia sono però riusciti a disinnescarle. I boss della coca tradiscono anche una rabbiosa paura, la sorpresa per l'operazione di polizia che è cominciata dopo l'assassinio del senatore Luis Carlos Galan. Il presidente Barco ha reso ancora più dura l'azione del governo, firmando dei decreti con i quali invita i trafficanti ad uscire allo scoperto se vogliono salvare dalla confisca le loro proprietà, che hanno un valore di oltre 200 milioni di dollari, 280 miliardi di lire. [Agi]