« Accuse farneticanti » di R. I.

« Accuse farneticanti » « Accuse farneticanti » Il Quirinale replica al libro bianco ROMA. «Il Quirinale non ritiene dignitoso soffermarsi sulle farneticanti e miserande affermazioni del signor Bucarelli». Con queste parole, diramate ieri sera dall'Agenzia Italia, fonti del Quirinale hanno replicato al responsabile romano del Movimento Popolare, Marco Bucarelli, che al Meeting di Rimini aveva accusato il presidente della Repubblica Cossiga «di aver subito l'influenza dello schieramento di potere che potremmo chiamare etico-occhettiano», nello scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Roma. La polemica si fa dunque aspra. Ieri sera il Quirinale aveva replicato in una nota di poche righe alle accuse lanciate da CI, sempre al Meeting di Rimini, al presidente Cossiga: «Per quanto riguarda le polemiche sullo scioglimento del Consiglio comunale di Roma si rinvia al comunicato che il ministero degli Interni ha diramato al riguardo per sua competenza». Ma subito dopo rispondendo a una precisa domanda dell'AI genzia Italia sulle affermazioni di Marco Bucarelli, le stesse fonti del Quirinale hanno replicato in termini secchi: quelle affermazioni sono «farneticanti». La polemica si carica dunque di toni roventi. Nel libro bianco contro De Mita, «Il gigante e la cascina», reso noto l'altro ieri, CI aveva accusato Cossiga di non aver «rispettato tutte le procedure giuridiche nella vicenda dello scioglimento del Consiglio comunale di Roma». E ieri, al Meeting, Bucarelli era tornato sull'argomento. «L'accusa che ho rivolto a Cossiga», ha detto, «è quella di essere stato, coscientemente o meno, strumentale a una campagna politica e giornalistica che ha attaccato i giovani romani del Movimento popolare. Inoltre è inquietante che la più alta autorità dello Stato non abbia rispettato tutte le procedure giuridiche nella vicenda dello scioglimento del Consiglio comunale di Roma. Sui tempi e sui modi delle azioni del Presidente della Repubblica si può discutere. Il decreto di scioglimento del Consiglio comunale deve essere preceduto dal parere del Consi¬ glio di Stato. E Cossiga questo parere non l'ha chiesto». A questa accusa ha risposto ieri una nota diramata in tarda serata dal ministero dell'Interno. «In relazione ad alcune affermazioni circa le procedure seguite per lo scioglimento del Consiglio comunale di Roma, il ministero dell'Interno precisa che il provvedimento di sospensione è stato adottato dal prefetto di Roma in seguito alla mancata approvazione del bilancio. E' stato il ministro dell' Interno ad avviare la procedura di scioglimento senza ritenere di dover richiedere l'intervento consultivo del Consiglio di Stato per l'inequivoca sussistenza dei presupposti di legge». «Il Presidente della Repubblica ha emanato — aggiunge il comunicato — il relativo provvedimento, nel rispetto della legge vigente, sulla base della relazione e sotto la responsabilità del ministro dell'Interno. Le modalità procedurali sono state illustrate dettagliatamente dal ministro dell'Interno alla Camera dei deputati, rispondendo a interpellanze e interrogazioni sull'argomento», [r. i.]

Luoghi citati: Italia, Rimini, Roma