La Ferrari ha un nuovo pilota di Cristiano Chiavegato

La Ferrari ha un nuovo pilota FORMULA 1 Fiorio dà l'annuncio alla vigilia del Gran Premio del Belgio ma non fa nomi La Ferrari ha un nuovo pilota Solo a Monza sapremo chi sostituirà Berger SPA DAL NOSTRO INVIATO La notizia è certa, anzi sicura. Ma non significa nulla, non chiarisce i dubbi. La Ferrari ha fatto sapere, per bocca del suo responsabile Cesare Fiorio, che il secondo pilota per il 1990 ha già firmato e che sarebbe stato raggiunto un accordo anche con il tecnico che manca a completare l'organigramma per lo sviluppo e la preparazione delle vetture. Ma nomi nessuno, forse a Monza, il 9 settembre. E così ieri nel paddock di Spa-Francorchamps, si è scatenato nuovamente il gioco dell'estate della Formula 1, paragonabile solo a quello del ritorno di Maradona. Patrese? Prost? Nessuno dei due? Una sorpresa per tutti? Oppure la soluzione è proprio quella più semplice, cioè quella del pilota padovano? Non resta che attendere, anche se la curiosità è tanta, al punto da far passare sotto tono i molti motivi d'interesse di questo Gran Premio del Belgio, undicesima prova mon¬ diale che si apre stamane alle 8 con le prequalificazioni. Eppure questa è una gara che si annuncia tirata. Il circuito è uno dei migliori del campionato, spettacolare e difficile, una specie di piccolo Nùrburgring vecchio stile. Ci si aspetta un duplice duello. Da una parte Senna contro Prost, dall'altra l'attacco che la Ferrari vorrebbe portare alla McLaren per permettere a Mansell di inserirsi nella lotta per il titolo. Il brasiliano e il francese non nascondono un'accesa rivalità. Però Ayrton è apparso ieri molto disteso, quasi avesse la consapevolezza di essere predestinato ad una vittoria. Alain invece è sembrato nervoso e borbottone, come nei momenti peggiori. Sono solo impressioni visive, che potrebbero essere smentite dai fatti, ma testimoniano di una certa atmosfera. Certo, a vedere i sorrisi di Mansell e a sentire i discorsi di Berger (controcorrente rispetto alle dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi: l'austriaco ora parla di una Ferrari competiti¬ va, capace di contrastare le McLaren) si potrebbe pensare a un probabile exploit di Maranello. Ma è sempre meglio stare con i piedi per terra. Una pista veloce, «di potenza» come si dice abitualmente, non dovrebbe essere troppo adatta alle «rosse» che pure hanno compiuto notevoli progressi. A meno che McLaren e Honda non abbiamo perso la testa, non commettano un errore dopo l'altro e incappino in rotture o messe a punto sbagliate. Berger lotterà anche contro il suo record negativo di dieci abbandoni. «La vettura — dice — è più affidabile, dovrò pure interrompere questa serie nera». Anche Boutsen, che in Canada ha ottenuto la sua prima vittoria e domenica festeggerà la sua centesima gara in Formula 1, è convinto che arriverà un risultato non previsto. Ma non favorevole alla Ferrari. «Questa è una pista che conosco benissimo e so che offre una grande aderenza. Quindi ritengo che le McLaren siano qui imbattibili. Ma in caso di crisi delle vetture di Prost e Senna, ci saremo noi della Williams-Renault a cercare il successo». Giocando in casa il belga forse spera di essere trascinato dal tifo dei connazionali. «I nostri motori — continua Boutsen — dovrebbero essere adatti al tracciato che richiede potenza ed elasticità. Se poi domenica dovesse piovere...». Pista asciutta o bagnata, è certo che anche stavolta nessuno si risparmierà. I punti in palio sono «pesanti» e nessuno vuole lasciarli per strada. E intanto i! clan italiano continua ad arrovellarci sul secondo pilota Ferrari. In attesa di vedere a Maranello uno dei nostri piloti, accontentiamoci del debutto odierno sulla Coloni di Enrico Bertaggia, 25 anni, di Noale (Venezia) che lo scorso anno aveva vinto in F3 a Montecarlo e a Macao. Ma per lui non sarà facile, perché deve passare attraverso le forche caudine delle prequalifiche. Buona fortuna. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgio, Canada, Macao, Maranello, Montecarlo, Monza, Venezia