«Inter come Germania ed è ora di rivincite»

«Inter come Germania ed è ora di rivincite» Klinsmann «Inter come Germania ed è ora di rivincite» KLINSMANN, con la rete messa a segno a pochi minuti dal termine, ha permesso all'Inter di superare lo Spezia, senza le fatiche dei supplementari e magari l'incognita dei rigori. Un gol importante a conferma del valore del nuovo arrivato che, comprese le amichevoli, ha realizzato 5 reti in 6 partite. Segno che anche il terzo tedesco voluto da Trapattoni all'Inter, dopo Matthaeus e Brehme, si sta rivelando una scelta azzeccata e che il madein-Germany è di sicuro affidamento e offre ampie garanzie. Ma è anche il segno che il gioco praticato dall'Inter si adatta molto bene alla mentalità tedesca, come tedesco è stato l'autore dell'assist che ha mandato in gol l'attaccante. Lo riconosce lo stesso Klinsmann che aggiunge: «Quando sono giunto in Italia pensavo di fare più fatica a trovare l'amalgama con gli altri. Invece, grazie all'amicizia subito dimostratami da tutti e in particolare da Matthaeus e Brehme e al gioco di Trapattoni che si adatta alla perfezione alle mie esigenze, ho potuto esaltare subito le mie qualità di attaccante abituato sia a fare gol sia a manovrare per offrire l'ultimo passaggio al compagno meglio smarcato». Concorda col Trap che lo invita a comprendere meglio la mentalità del calcio italiano e la determinazione dei difensori nostrani. «Jurgen — spiega il tecnico — deve imparare a muoversi negli spazi stretti che concedono i difensori e a non lamentarsi troppo con gli arbitri per non correre il rischio di ammonizioni che alla fine gli possono costare care. Comunque ha già fatto vedere molte cose belle e maturando può ancora migliorare». Qualcuno l'ha già paragonato a Rummenigge, l'attaccante del Bayern che l'ha preceduto all'Inter, pur potendo far poco perché avanti negli anni e pieno di acciacchi muscolari. Brehme è d'accordo, specie per quanto riguarda le doti tecniche. «Ringrazio per il paragone — replica Klinsmann — ma non penso assolutamente di essere alla sua altezza. Lui è stato un grande fuoriclasse che nella sua lunga carriera ha raggiunto molti traguardi importanti. Io per ora non ho ancora vinto nulla e tecnicamente gli sono senz'altro inferiore. Mi accontento di essergli simile e farò di tutto per raggiungere almeno alcuni dei traguardi che lui ha conquistato in grande quantità». «Questa stagione sarà decisiva per me — spiega — perché voglio ottenere un grosso successo con l'Inter, il campionato in particolare, che considero più importante delle coppe europee, battere così la concorrenza del trio olandese del Milan e del duo russo della Juve, le concorrenti più temibili al titolo. Inoltre voglio contribuire a portare la mia nazionale alla fase finale del mondiale per rinverdire i successi ottenuti proprio da Rummenigge in Spagna e in Messico e vendicare il parziale insuccesso degli ultimi europei, dove anche i russi si sono qualificati davanti a noi. L'importante è cominciare bene, da domenica con la Cremonese: un gol sarebbe il modo giusto per contribuire ad un buon avvio dell'Inter e ringraziare anche i tifosi che mi hanno già eletto a loro beniamino». Nino Sorniani

Luoghi citati: Germania, Italia, Messico, Spagna