«Inter come Germania ed è ora di rivincite»

Lo scudetto è un campionato d'Europa Domenica parte la A: è anche un assaggio di Italia '90 per i nazionali tedeschi, olandesi e sovietici Lo scudetto è un campionato d'Europa Inter, Milan eJuve coi blocchi, Napoli per ora italiano In Coppa, ognuno a suo modo ma con chiarezza, Klinsmann, Van Baster e Zavarov hanno detto «io ci sono». Inter, Milan e Juventus ci contano più che mai, per la sfida al vertice che parte dopodomani e nella quale per ora il Napoli trova posto solo grazie al carisma degli assenti. Maradona, certo, ma anche Careca e Alemao. Klinsmann a Monza ha tolto Trapattoni dall'impegno dei tempi supplementari con un gol dei suoi (pare che quelli banali non gli interessino, semmai li lascia a Serena...) a sei minuti dalla fine del match con lo Spezia. Zavarov trovando la porta al 108° minuto ha evitato a Cagliari la lotteria dei rigori: certo, la Juve aveva piedi migliori per i tiri dal dischetto, ma non si sa mai. Van Basten ha solo catturato applausi nei 120 minuti da zero a zero a Parma, però il primo penalty è stato suo. E' andato al tiro senza problemi, salute mentale e anche fisica. Giusto in tempo. Quasi 600 milioni d'incasso a Cagliari per la Juventus, 365 per il Milan a Parma, stadio pieno a Monza per l'Inter. Per fortuna del Napoli la differenza di cassetta non s'è vista: lo stadio di Castellammare non è il San Paolo. Ma anche contando i portoghesi sui tetti delle case, l'azienda di Ferlaino al momento non tira. Lo si vede dagli abbonamenti, lontanissimi dai «tetti» dei sessantamila (quando Maradona invece di pescare i dorados calciava le punizioni). Classifica di gol, di punti, di incassi, tutto da domenica è alla verifica del campionato. Una serie A che, passando per lo scudetto, arriverà ad Italia '90. Il Napoli, se la calcionovela dell'estate finirà, sarà diviso al mondiale fra Argentina e Brasile. Ma contro le ambizioni sudamericane un'Europa rodatissima dall'Italia. L'Olanda dal Milan, una Germania Ovest messa a punto dall'Inter, l'Unione Sovietica che spera di dover ringraziare la Juventus. Sono le tre rappresentative europee che renderanno vita dura all'Italia. Azeglio Vicini trova un motivo di conforto, anche se i tanti stranieri disturbano la crescita dei giovani: «Almeno, tanti big stranieri li vedremo da vicino tutto l'anno, per i miei azzurri sarà esperienza che conta». L'Olanda con il suo blocco milanista ha già vinto un titolo europeo, la Germania di Beckenbauer anche per questo ricorso storico ha visto di buonissimo occhio il viaggio di Klinsmann per raggiungere Matthaeus e Brehme. Ma più di tutti è Lobanowski a sperare nella coppia Aleinikov-Zavarov, per l'Urss i due insieme nella Juventus sono un affare. Zavarov sembrava perso per il grande calcio, se ora perde timidezza recupererà gioco e fiducia. Lobanowski già addita nuovi assi (anche alle società italiane?) per il futuro del calcio sovietico, ma non c'è dubbio che il telaio della sua squadra per Italia '90 sarà lo stesso dell'Europeo. Quello che ha fermato gli azzurri, ma non è bastato contro l'Olanda in finale. Il campionato dirà qualcosa, anche sotto questo profilo. Ma non si illudano troppo, i tecnici stranieri. La pressione del tifo solleciterà i loro assi a scuola da noi. La gente al mondiale per ora non pensa, ma starà molto attenta a verificare che non ci pensino Klinsmann, Van Basten, Zavarov e soci. Bruno Perucca