Ostaggi a Praga

Ostaggi a Praga CECOSLOVACCHIA Ancora in carcere gli otto italiani fermati per la protesta Ostaggi a Praga «Sono dei provocatori, verranno espulsi al più presto» Resi noti i nomi: la Farnesina chiede di incontrarli PRAGA. Gli otto italiani arrestati lunedì scorso a Praga durante le manifestazioni per il ventunesimo anniversario dell'invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe del Patto di Varsavia sono ancora in carcere. Contrariamente a quanto era stato assicurato ieri mattina all'incaricato di affari dell'ambasciata d'Italia a Praga, vale a dire la liberazione di sei persone nel pomeriggio e di due questa mattina, l'ufficio della procura della capitale ha deciso di prolungare il fermo. E' stato reso noto, intanto, il nome degli arrestati: Diego Marciano, di 28 anni, Andrea Majorana, di 20 anni, Angelo Matellini, di 32 anni (di Sarzana, provincia di La Spezia, segretario aggiunto della Confederazione nazionale dell'artigianato), Mimmo Modaffari, di 34 anni (tesoriere del pei di Sarzana), Fabio Muzzi, di 29 anni, Andrea Cellin, di 23 anni, Lidia Forlani, di 36 anni, e Leonardo Gioia, di 31 anni (della sede Rai di Perugia). Il ministero degli Affari Esteri cecoslovacco ha fatto sapere che nei confronti degli otto italiani fermati in piazza Venceslao è stato emesso un provvedimento di espulsione, cosa data l'altro ieri per improbabile, e che saranno riaccompagnati alla frontiera. Non è stato precisato di quanto il fermo è stato prolungato, ma ìa decisione sembra avere carattere tecnico, collegato all'organizzazione del rimpatrio, e l'impressione generale che il rilascio dovrebbe slittare di poco. Da fonti non confermate ieri si è saputo della liberazione di tre dei nove ungheresi fermati e dei tre polacchi agli arresti dietro pagamento di una multa. Il fermo degli italiani è motivato da parte cecoslovacca con la loro partecipazione a «una manifestazione non autorizzata sul territorio nazionale». La decisione delle autorità cecoslovacche è stata accolta con «sconcerto» alla Farnesina, dove ieri pomeriggio è stato nuovamente convocato l'incaricato d'affari dell'ambasciata di Praga. Un'analoga protesta è stata fatta a Praga dalla nostra am¬ basciata, che ha chiesto l'applicazione dell'accordo consolare italo-cecoslovacco per incontrare i connazionali. Il partito radicale, presente alle manifestazioni con una delegazione, ha presentato ieri il filmato dei disordini girato dal giornalista Carlo Romeo, che è riuscito a salvare il nastro della sua registrazione nonostante sia stato malmenato dalla polizia che tentava di impossessarsene. Il filmato mostra la folla che applaude polemicamente la polizia mentre strattona un operatore inglese, poliziotti che costringono le persone a non sostare in piazza san Venceslao e, poi, la polizia che si avventa sulla cinepresa. Ieri a Praga è stata anche confermata la notizia che l'uomo della primavera di Praga, Alexander Dubcek, non potrà recarsi a Parigi per prendere parte ad un convegno organizzato sotto il patronato del presidente Mitterrand e del sindaco Chirac nell'ambito delle celebrazioni della Rivoluzione francese. [Ansa-Agi]