Comincia a Varsavia la corsa alla poltrona
Kiszczak Kiszczak Conosco bene Mazowiecki E' l'uomo che ci voleva VARSAVIA DAL NOSTRO INVIATO Generale Kiszczak, il suo tentativo di perpetuare il monopolio di governo del partito comunista è fallito. Le brucia passare la mano a Solidarnosc? «Non sono sorpreso dalla piega degli avvenimenti, né tanto meno amareggiato. Si chiude un'epoca e si apre una fase nuova nella nostra storia nazionale. Me l'aspettavo in quanto sono stato uno dei creatori del sistema della democrazia parlamentare nata con l'intesa dello scorso aprile durante i negoziati della Tavola Rotonda. Che l'abbia sperimentata sulla mia pelle diventa naturale». Continuerà a fare il ministro degli Interni, carica assai contestata da una fetta consistente dell'opinione pubblica per il ruolo da lei svolto nelle repressioni del 1981? «Dovrebbe girare la domanda al mio successore, spetta a lui scegliere i propri collaboratori. Posso dire soltanto che otto anni di esperienza governativa sono sufficienti. Io non nutro ambizioni personali, però continuerò ad offrire la mia disponibilità a servire gli interessi del Paese se ciò verrà ritenuto necessario». Riuscirà l'opposizione a trasformare la difficile realtà polacca? «Si può e si deve formulare un solo augurio, che il ricambio sia salutare. Certo, devo ammettere in piena sincerità la mia sorpresa per la rapidità con la quale esso si sta verificando. Non pensavo che sarebbe stato così veloce, immaginavo ci sarebbero voluti anni per realizzarlo». Il partito comunista polacco collaborerà lealmente con i suoi ex antagonisti ai quali rifiutava qualsiasi apertura di dialogo fino a pochi mesi addietro? «Li appoggeremo in tutti gli sbocchi programmatici favorevoli alla nazione. Ci preme che le cose vadano meglio, altrimenti resterebbe l'alternativa del suicidio collettivo». Quali sono a suo avviso gli scogli immediati da superare? «L'economia, l'economia ed an- cora l'economia». Che opinione nutre nei confronti del premier designato Tadeusz Mazowiecki, incarcerato, dietro suo ordine, per 12 mesi? «Lo conosco da anni, è vero. Si tratta di un personaggio di grande levatura morale ed intellettuale. Mi pare che la gravosa missione di formare il governo sia stata affidata nelle mani giuste. E' un uomo ragionevole, di carattere, abbiamo bisogno di gente di questa tempra, specie nel periodo difficile che stiamo attraversando. Io sarò soddisfatto se l'intera nazione si unirà a lui per portare avanti il mandato che la Dieta gli assegnerà oggi». tp.d.g.] li generale Kiszcak
Persone citate: Kiszczak, Mazowiecki, Tadeusz Mazowiecki
Luoghi citati: Varsavia
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