Le fiamme divorano il Bel Paese di F. G.

Le fiamme divorano il Bel Paese Anche ieri nuovi allarmi, in Sardegna precipita un elicottero: il pilota è grave Le fiamme divorano il Bel Paese La Forestale: «Ilpeggio deve ancora venire» ROMA. Nuovo allarme rosso per gli incendi, ripresi con violenza ieri in Liguria, in provincia di Genova, Savona e Imperia e in Sardegna, vicino a Nuoro e nelle campagne tra Nuchis e Luras. Qui, nel tentativo di spegnere le fiamme, un elicottero del servizio antincendi della Regione è precipitato. Il pilota, Angelo Manganello, 39 anni, di Pisa, è in gravi condizioni all'ospedale di Sassari. Sempre in Sardegna ieri è salito a sei il bilancio delle vittime del fuoco. Annie Richard Marabini, una turista francese di 42 anni, è morta a causa delle gravissime ustioni riportate nel rogo scoppiato il 1° agosto in Gallura. Anche a Positano un incendio di vaste proporzioni ha devastato una pineta vicino al monte Pertuso, giungendo a minacciare il centro abitato. GU interventi degli aerei si susseguono a ritmo incessante. GU uomini del servizio antincendi, benché provati, non riducono i turni di sorveglianza. Come ogni estate, la guerra agli incendi boschivi si ripete con inesorabile puntualità. GU esperti deUa Forestale spiegano che la seconda metà di agosto, con l'arrivo del caldo torrido, è il periodo più rischioso per i boschi italiani. E inoltre si scatenano gU incendiari. Un piromane genovese, arrestato venerdì scorso dai carabinieri, è morto nella notte per overdose di eroina: era stato sorpreso completamente nudo mentre gettava cerini in un bosco. Dopo gU immensi roghi di due settimane fa in Sardegna, in Corsica e nella Francia meridionale, si avvicina ora il momento della verità anche per altre migliaia e migliaia di alberi. «Quest'anno, se escludiamo la settimana segnata dal maestrale ai primi del mese, gli incendi sono rimasti nella media. Ma adesso viene il brutto», confermano al ministero dell'Agricoltura e Foreste. Ecco le cifre. Nei primi sei mesi del 1989, si sono verificati 5153 incendi che hanno coin¬ volto ben 48.019 ettari di superficie boscata o arbustiva. «Abbiamo avuto molti più focolai del soUto in inverno — spiega Fausto MartinelU, dirigente del ministero Agricoltura e Foreste — tutta colpa deUa siccità». Un discorso a parte merita l'estate. Nel solo mese di luglio i roghi sono stati 1002, rovinosi per 5629 ettari di vegetazione. E nelle due prime settimane di agosto gU uomini del Corpo forestale sono intervenuti contro 922 incendi. In totale gli ettari di bosco distrutti sono balzati a oltre 21 mila. Si tratta di cifre impressionanti, ma sempre in linea con i bilanci degli ultimi anni. L'anno scorso, nell'arco di dodici mesi, gU incendi sono stati 13.558 e gli ettari distrutti 186.405. Dieci anni fa invece si verificavano meno incendi (10.325) e minore era pure la superficie coinvolta (113.234 ettari). Oggi se non altro sono aumentati i mezzi per domarli. Sono tutti coordinati da un Centro operativo aereo unificato (Coau) della Protezione civile dove anche il ministro scende qualche volta per verificare la situazione. «Abbiamo a disposizione tre aerei anfibi di tipo Canadair — dicono orgogliosamente aUa Protezione civile —. Ne avevamo anche un quarto, che però è precipitato a gennaio. Ora speriamo di rimpiazzarlo presto. Disponiamo ancora di altri tre aerei G222, un Hercules CI30 e dieci elicotteri di vario tipo, dislocati in basi e depositi un po' in tutt'ItaUa. Noi interveniamo di supporto, quando le squadre a terra non riescono a raggiungere i focolai o quando le dimensioni degli incendi crescono troppo». «I mezzi sono sicuramente pochi, il controUo del territorio è del tutto casuale e il meccanismo d'intervento è bizantino», accusa il deputato verde Annamaria Procacci. E la sua collega Gloria Grosso: «E' appurato che sono quasi tutti incendi dolosi». Su quest'ultimo punto sono d'accordo anche i ForestaU. Dice Martinelli: «Secondo le nostre statistiche, il 30 per cento dei casi sono incendi che hanno origine assolutamente involontaria; il 50 per cento è doloso, causato da piromani o speculatori; U restante 19 per cento dei casi che restano dubbi sono invece probabilmente dolosi e soltanto l'uno per cento è originato dall'autocombustione o da sporadici fulmini». Ma la Protezione Civile cerca di intervenire su tutti questi focolai, disponendo dei soU suoi aerei e dei mezzi del Centro operativo unificato. [f. g.]

Persone citate: Annamaria Procacci, Annie Richard Marabini, Gloria Grosso, Martinelli, Pertuso