Al festival dell'Unità di D. M.

Al festival dell'Unità Al festival dell'Unità La 'ndrangheta spara contro i sindaci della Locride LOCRI. C'è un filo conduttore che unisce recenti episodi che hanno avuto come obbiettivo il pei e le manifestazioni che il partito comunista sta organizzando, in questi giorni, in Calabria nell'ambito delle varie «feste dell'Unità»? E' quanto si chiedono gli investigatori calabresi dopo che, ieri notte, altri due episodi sono andati ad aggiungersi alla rapina di qualche giorno fa ai danni degli organizzatori della «Festa dell'Unità» di Polistena, che ha fruttato ai banditi 35 milioni. Ieri notte, poco dopo che nell'ambito della «Festa» di Locri si era concluso un dibattito sulla mafia, due giovani, a viso scoperto, sono passati a tutta velocità a bordo di una motocicletta accanto ai partecipanti alla discussione sparando in aria l'intero caricatore di una pistola calibro 7,65. Un gesto che è difficile non leggere come una intimidazione, anche perché, al dibattito, hanno partecipato gli animatori del comitato dei sindaci della Locride che, per protestare contro quella che definiscono l'assenza dello Stato nella lotta alla 'ndrangheta, sono arrivati a portare le loro ragioni davanti ai vertici della Repubblica. Con loro c'era anche Franco Cazzola, l'assessore del comune di Catania, che ha redatto quel «codice della trasparenza» al quale la municipalità etnea sta informando ogni suo atto. Difficile per gli investigatori cercare di identificare gli autori del gesto, che comunque — su questo polizia e carabinieri concordano — non può essere inteso come una bravata. Dopo la sparatoria i due sconosciuti sono scomparsi, infilandosi nel dedalo di viuzze che corre parallelo al lungomare di Locri. A nulla sono serviti i posti di blocco eseguiti da polizia e carabinieri. . [d. m.]

Persone citate: Franco Cazzola

Luoghi citati: Calabria, Catania, Locri, Polistena