Soffocati dalla sabbia di M. V.

Soffocati dalla sabbia Brescia, due cuginetti muoiono giocando in un cantiere Soffocati dalla sabbia / bambini, di otto e dodici anni, stavano scavando un tunnel Un crollo improvviso li ha schiacciati; tardi l'allarme dei genitori BRESCIA. Un gioco da bambini, scavare cunicoli in un mucchio di sabbia, si è trasformato in una tragedia. L'altra sera a Calvisano, nella pianura bresciana, Diego Accini, 8 anni, e il cugino Sergio Grasso, 12 anni, sono morti soffocati sotto la rena crollata nel buco in cui si erano infilati con l'intenzione di aprire un tunnel. Diego Accini è figlio del proprietario del laghetto Solitudo, un bacino frequentato dai pescatori sportivi cui sono annessi un ristorante e una discoteca, situato nel territorio di Calvisano, sulla provinciale Ghedi-Isorella. Il bambino era in compagnia di Sergio Grasso, suo cugino, che risiede con i genitori a Priolo, in provincia di Siracusa, e si trovava da qualche giorno in vacanza, ospite dei parenti bresciani. Mentre la madre di Diego, Tiziana Pellegrini, si era fermata al ristorante per conversare con i fratelli, i due cugini avevano raggiunto il deposito di Mario Accini, che si occupa di escavazioni e di macchine per il movimento terra, e nel cantiere dispone di enormi cumuli di ghiaia e di sabbia. I bambini si sono messi a giocare scavando con le mani in un mucchio non molto alto, non lontano dagli edifici che circondano il laghetto. Erano arrivati in mezzo al cumulo che aveva un diametro non superiore ai quattro metri quando è avvenuta la silenziosa tragedia. Il crollo li ha travolti sotto mezzo metro di sabbia, un peso enorme per i loro corpi. Nessuno si è accorto di nulla. Soltanto intorno alle 18 la madre di Diego ha cominciato a preoccuparsi per la prolungata assenza dei bambini. Ha pensato allora di-dare un'occhiata al deposito della sabbia e si è spaventata quando ha visto una biciclettina, un paio di ciabatte e una maglietta accanto al mucchio. In preda al terrore, avendo intuito cosa poteva essere accaduto, è corsa urlando dal cognato Mario, proprietario del cantiere. L'uomo ha cercato di calmarla, dicendole che il suo oriibile presentimento non poteva essere realtà e, incredulo ma comprensibilmente allarmato, si è recato sul posto. Dopo avere rimosso con le mani un po' di sabbia, ha affondato il braccio fino a toccare il corpo di uno dei bambini. Così si è avuta la conferma della terribile disgrazia. Purtroppo per i due cuginetti non c'era più niente da fare. I corpi, sepolti sotto il piccolo smottamento, erano ormai senza vita: morte per asfissia. Non è difficile immaginare le scene di disperazione dei familiari mentre sul posto accorrevano un'ambulanza, carabinieri e tanta gente del paese. Il padre di Sergio Grasso soltanto stamattina, al suo arrivo da Siracusa, ha ricevuto la tragica notizia. Ieri sera, quando il suo bambino e Diego Accini restavano sepolti sotto la sabbia senza potersi liberare, l'uomo era appena partito in treno per raggiungere la moglie e il figlio a Calvisano e trascorrere con loro un breve periodo di vacanza, [m. v.]

Persone citate: Mario Accini, Priolo, Sergio Grasso, Tiziana Pellegrini

Luoghi citati: Brescia, Calvisano, Siracusa