Comune in rosso? Ci pensa l'Autovelox

Comune in rosso? Ci pensa l'Autovelox Un sindaco del Lazio noleggia un apparecchio per il controllo elettronico della velocità Comune in rosso? Ci pensa l'Autovelox Società privata garantisce 2 mila supermulte la settimana ROMA DALLA REDAZIONE Brutte notizie per gli automobilisti che amano spingere sull'acceleratore. L'Autovelox, l'apparecchietto elettronico che fissa sulla pellicola fotografica la targa di chi supera i limiti di velocità, non è più un'esclusiva della Polizia stradale. Anche i Comuni possono servirsene, e c'è già una società che garantisce 2 mila supermulte la settimana. Sono sempre più frequenti i contatti tra municipi e i rappresentanti, che commercializzano il loro prodotto insistendo con i sindaci sulla sicurezza e, perché no, sul miraggio di un pronto risanamento delle finanze. La formula è quella del tutto compreso: «Quattromila lire a multa e facciamo tutto noi — spiegano —: dal noleggio dello strumento all'assistenza tecnica necessaria per farlo funzio¬ nare; dall'identificazione dell'automobilista sui registri del Pra al recapito a domicilio della multa in ogni parte d'Italia». Fra i primi ad adottare l'Autovelox comunale ci sono gli amministratori di Fontana Liri, in provincia di Frosinone. La giunta democristiana ha detto sì due giorni fa, dopo una serie di esperimenti e un paio di sopralluoghi che hanno dato esiti «più che soddisfacenti», dice il vicesindaco Giuseppe Capuano. Il paese, 3.500 abitanti, è tagliato in due dalla «Valle del Liri», la statale che unisce Sora a Cassino. Un'arteria dal traffico intenso, con moltissimi camion che viaggiano in direzione Roma carichi di ortaggi e di frutta. «Qui le macchine che si lanciano tra le case a tutta velocità sono sempre più numerose — continua Capuano — e noi abbiamo il dovere di difendere la popolazione. Non vogliamo diventare ricchi: all'entrata del paese piazzeremo dei cartelli per avvisare gli automobilisti, come succede sulle autostrade. I tecnici verranno spesso, ma non tutti i giorni: la nostra speranza non è quella di incassare grandi cifre, ma di convincere la gente a rispettare i 50 chilometri all'ora previsti dalla legge. Quante sarebbero oggi ie multe? Centinaia, forse migliaia». Per Fontana Liri, vista l'entità delle cifre, sarebbe una notevole fonte di entrata. «E' vero — ammette il vicesindaco — ed è vero anche che il bilancio del Comune è in rosso. Ma non possiamo certo fare affidamento su un reddito così aleatorio. Mi creda, spero tanto di non incassare neppure una lira, con questo sistema. Vorrebbe dire che tutti vanno piano. Lo spero, ma non ci credo molto...». Il caso di Fontana Liri non resterà isolato per molto: ad Arce, a pochi chilometri di distanza, i tecnici della società sono già passati per una dimostrazione. Ora il Consiglio comunale attende con impazienza una relazione illustrativa. «E' una buona idea — dice il sindaco — potrebbe essere una soluzione per molti dei nostri problemi». Il progetto si estende a macchia d'olio: anche Isola del Liri, un altro piccolo centro della Ciociaria, sembra interessato all'Autovelox da gestire in proprio. «Abbiamo chiesto un preventivo di spesa — conferma il sindaco Flavio Gabriele —. Naturalmente non pensiamo a una punizione indiscriminata per tutti: ma bisogna capire che in un piccolo Comune come il nostro, attraversato da una o più strade nazionali, gli automobilisti di passaggio non rallentano affatto come ordina il codice della strada. Gli incideni ti sono all'ordine del giorno, e i vigili sono sempre troppo pochi».

Persone citate: Capuano, Flavio Gabriele, Giuseppe Capuano