CECHOV

CECHOV CECHOV dei pellegrini al santuario di Compostella o a i e e , i o à l , e a o , ) l quale si prescrivono i luoghi santi da visitare lungo il cammino. E' un elenco interminabile di «corpi» potenti, da quello del beato Trofino, il confessore, presso Arles (per chi venisse dalla Francia «lungo la via di Saint-Gilles»), a quello del «beato confessore Guglielmo... celebre vessillifero e conte tra i più importanti del gran re Carlo Magno», per chi si avviava lungo la via tolosana. Chi seguiva invece la via turonense, passando per Orléans, non poteva esimersi dal visitarvi il legno della croce e il calice di Sant'Evurzio, vescovo e confessore, nella locale chiesa di Santa Croce. «Una volta — racconta il pio testo — mentre il beato Evurzio celebrava la messa, apparve sopra l'altare, in aria, in carne e ossa, la mano di Dio alla vista dei presenti e ciò che il celebrante faceva sull'altare lo ripeteva anch'essa. Quando il celebrante faceva il segno della croce sul pane e sul calice, anch'essa lo faceva allo stesso modo. Quando innalzava il pane e il calice, la mano divina egualmente alzava un vero pane e un calice. Terminato il sacrificio, scomparve quella santissima mano salvatrice». Due anni fa, il Consiglio d'Europa ha dichiarato il Cammino di Santiago «primo itinerario culturale europeo», riconoscendone la singolare importanza storica. Il papa Giovanni Paolo II, in occasione dell'Anno Santo compostelano del 1982, avlenta ritagCopuroramchL'nadimcodevampeSabemgidistè ficuspapdipichseGvaefpurol'rechORE DI ZOLA AZZINI DI PAi e di ti a re a d a ma a re ia ti ri o in Marche, e questo primo «Grande Magazzino» che in breve tempo si espande fino a raggiungere le dimensioni di un intero isolato non soltanto semi-na il panico tra i piccoli commercianti, ma apre nuove prospettive d'investimento al capitale, imprime un impulso decisivo alla nascente pubblicità, modifica radicalmente il gusto e le abitudini del pubblico femminile, rivoluziona le condizioni di lavoro e di vita dei commessi e, col miraggio di un premio di produzione, li attira in una sfibrante competizione. Una serie così varia e complessa di reazioni provocate da una causa apparentemente modesta non poteva non affascinare il teorico del romanzo spe•rimontale, e Al paradiso delle signore — ora riproposto da Rizzoli nella Bur, nella traduzione di Alfredo Jeri e con una introduzione di Colette Becker (4pZlanesmgvinmrcavadctKvsrdc o o e a a o a o i o , aveva lanciato un appello solenne proprio da Santiago a tutta la «vecchia Europa» perché ritrovasse se stessa. Il 19 e 20 agosto tornerà pellegrino a Compostela, dove ha dato appuntamento alla gioventù europea. E' pensabile che accorreranno a migliaia, con tutti i mezzi, molti sicuramente anche a piedi come gli antichi. L'aggiornatissima guida di Elena Manzoni li incoraggia cordialmente all'impresa, faticosa ma non impossibile, spiegando come e dove procurarsi le credenziali da far timbrare nelle varie tappe, e soprattutto la famosa conchiglia-ricordo del pellegrinaggio, ossia la coquille Saint-Jacques o cap'e Sante, ben nota anche in gastronomia... La guida esorta a non scoraggiarsi per qualche imprevista difficoltà, poiché — afferma testualmente — «sul Cammino si è protetti», e «nel momento difficile comparirà sempre qualcuno a darti l'informazione, l'ospitalità, l'aiuto necessari». Ciò appare comprensibile se si medita attentamente l'ultimo capitolo dell'antica guida latina, che tratta di «come debbono essere accolti i pellegrini di S. Giacomo». A chi non li accoglieva, venivano promesse — con efficaci esempi — disgrazie e punizioni di ogni genere, dalla rovina del lavoro alla fame e all'incendio della casa: un deterrente forse non inefficace anche oggi. AEMichele L. Straniero tLA PARIGI e -o l e a di a oee a ua er (482 pagine, 9.500 lire) — è appunto il laboratorio nel quale Zola riproduce il fenomeno della nascita del Grande Magazzino e ne studia tutti i possibili effetti. Come reagente, il ricercatore si serve dello sguardo ingenuo ma penetrante di Denise, una giovane provinciale che, arrivata a Parigi dalla Normandia in cerca di un lavoro come commessa, viene attratta e insieme respinta sia dalla nuova realtà commerciale sia dal suo geniale artéfice, Octave Mouret. Attraverso di lei, Zola ci fa assistere alla lotta disperata dei bottegai del quartiere che inutilmente cercano di resistere all'avanzata del gigante, al clima di coni - Ktitivita e anche di sleale rivaà in cui operano capi reparto, venditori e commessi, alla ressa delle clienti che non sanno resistere al richiamo delle vendite promozionali, alla vita che conduce il personale fuori dal IALLO tri, passando per Pamplona, dove si chiederà il primo timbro di conferma nella cattedrale. Da qui in avanti, come spiegava già l'antica guida callistina, la via è una sola, e la signora Manzoni, nel suo baedaeker, la suddivide in 24 tappe, la più lunga delle quali è di 38,5 chilometri, mentre la più breve, di appena 9, è l'ultima, che va da Lavacolla a Santiago. Qui si può completare l'opera (ma il pellegrinaggio vero e proprio è terminato) spingendosi con un autobus fino al Cabo Finisterre. Era il vero capolinea della «via Lattea», come poeticamente si chiamava nel medioevo il cammino di Santiago, per via della leggenda che lo voleva indicato dalle stelle (lo ha rievocato un famoso e divertente film del regista spagnolo Luis Bunuel). In Santiago, infine, attraverso la Puerta del Camino e la Plaza Cervantes, si raggiunge la Cattedrale con la tomba dell'Apostolo. [m.l.s.] A PIEDI E A GIAchi decida di affrontare il pellegrinaggio di Compostella a piedi, la Guida di Elena Manzoni fornisce utili ed essenziali notizie. Per partire dai Pirenei, occorre prevedere circa un mese di cammino. In treno, con la ferro via dei Paesi Baschi che si prende a Bayronne, si raggiunge la località di Saint-Jean Piea-dePoret. Per il passo della Cize si arriva a Roncisvalle, dove si riceverà la credenziale, con una benedizione, e si trascorrerà la notte. Sono 27 chilometri. A Roncisvalle ci sono due ristoranti, uno dei quali, la «Po sada», offre un «menu del pellegrino» a basso prezzo. E non manca, naturalmente, un grande Ospizio dei pellegrini costruito nel 1127 ma tuttora in funzione, affidato ai padri agostiniani. Ed ecco le tappe successive: Roncisvalle-Zubiri, 20 chilometri; Zubiri-Trinidad de Arre, 16 chilometri; quindi si ragiunge Puente la Rema, a 33 chilome¬ lavoro, in quelli che sono i primi scampoli del «tempo libero». Dove l'occhio di Denise non può arrivare — rapporti di Mouret con le banche, dispute tra l'ottimista e coraggioso imprenditore e il gretto e pavido funzionario Vallagnosc, gelosie e progetti di concorrenza commerciale — ci soccorre quello di Mme Desforges, amante di Mouret e abile tessitrice di relazioni sociali. Ma il vero e solo protagonista del romanzo è il suo eroe eponimo, il Grande Magazzino, al tempo stesso macchina perfetta che funziona a pieno regime, orco che divora merce, commessi, clienti e concorrenti, «cattedrale dei tempi moderni» in cui si officiano 1 riti di una religione appena nata ma destinata a una diffusione planetaria Zola ne descrive la crescita