Quei cani, eroi nelle fiamme

Quei cani, eroi nelle fiamme A San Rocco di Camogli ventottesima edizione del premio «Fedeltà» Quei cani, eroi nelle fiamme abbandonarli CAMOGLI. Non ci saranno Buck e Kim a ricevere il premio che mercoledì verrà loro assegnato. Entrambi sono morti in identiche drammatiche circostanze, mentre tentavano di salvare dalle fiamme le loro compagne. Buck e Kim non si sono mai conosciuti. Il primo viveva a Santa Monica, in California; il secondo a Borgio Verezzi, nel Savonese. Un destino tragico ha accomunato la loro esistenza canina abbastanza serena. Qualche volta la catena, ma una casa, una compagna e la zuppa assicurata. Poi quel terrificante incendio, nel quale si trovano incatenate Bella e Fiamma. Buck e Kim danno l'allarme e si scagliano nel rogo. Tentano di rompere gli anelli di ferro con i denti. Escono, semiasfissiati dal fumo, il pelo bruciacchiato, a implorare con occhi smarriti l'aiuto dei presenti. Vista l'impotenza di tutti, tornano tra le fiamme, si stendono accanto alle cagnette agonizzanti e si lasciano consumare dal fuoco. I pompieri che testimoniano il loro eroismo li troveranno entrambi carbonizzati, stretti alle compagne, quasi in un abbraccio protettivo. Due storie parallele d'amore oltre i confini della vita e dell'istinto di conservazione, in punti del globo lontani un Oceano. Ma tanti altri episodi recenti, che hanno interessato le cronache di tutto il mondo strappan¬ do emozioni, stanno proiettando sul ventottesimo premio internazionale «Fedeltà del cane» il vasto alone di generosità del più grande amico dell'uomo. La manifestazione nata il 16 ago¬ sto 1962, su iniziativa di un comitato presieduto da don Carlo Giacobbe, parroco di San Rocco di Camogli, è ormai un archivio enciclopedico sulla fedeltà e l'altruismo del troppe volte maltrattato cane. E per chi si è infangato nella crudeltà di abbandonarne uno, di qui spuntano prove d'attaccamento che fanno meditare e provare vergogna. Basta citare Chuchu, 15 anni, da nove dorme sulla tomba del padrone e passa le giornate senza uscire dal cimitero brasiliano di Petropolis, pago della ciotola d'acqua e del tozzo di pane che gli passa il custode. Che dire di Spinella, che lo scorso aprile ha commosso tutta Firenze e mezza Italia? Mentre accompagna il padroncino a scuola, un'auto investe il bimbo. Lo portano all'ospedale. Nessuno fa caso alla cagnetta nera che rincorre l'ambulanza. Dopo venti giorni, medici e infermieri, che se la trovano da mattina a sera tra i piedi, guardano la medaglietta al collare. Scoprono il mistero e la fanno incontrare con Jacopo, degente in traumatologia. Altra storia parallela, quella di una cagnetta meno fortunata che da mesi sosta davanti al «Garibaldi» di Catania. Aspetta il padrone che non rivedrà mai più: è morto pochi giorni dopo il ricovero. Ogni volta che i parenti dell'uomo la riportano a casa lei scappa e torna all'ospedale. San Rocco di Camogli presenta quest'anno una serie vastissima di episodi di coraggio e di fedeltà. Ma eccone ancora uno, patetico e nello stesso tempo divertente. Il colonnello Carmi¬ ne De Felice, comandante la scuola di paracadutismo di Pisa, nel 1984 vede lanciare un cane da una macchina. Un'altra lo travolge. Raccoglie il cucciolo sanguinante e lo porta in caserma. Tante cure e Rusco per sua scelta diventa soldato. Si adatta alla vita e agli orari della caserma. Ogni mattino è presente all'alzabandiera. Abbaia fino a che il drappo non ha raggiunto la cima del pennone. Poi partecipa alle esercitazioni con gli allievi, la sera va in libera uscita, rientra sempre puntuale cinque minuti prima che la tromba suoni la ritirata. Tempo fa, nel giardino di un amico prete gli dissi: «Simpatico il tuo bastardino». Lui secco: «Sbagli, è solo di incerta origine. Bastardo è chi l'ha gettato nella scarpata. Fino a quando ci sono state 850 in circolazione correva in strada appena ne sentiva una e impazziva di gioia se era bianca. E non è solo simpatico. Per me è una grande presenza quando scende la notte su questa canonica deserta». I riconoscimenti che dopodomani verranno assegnati a San Rocco di Camogli, esaltando le virtù di una creatura che da millenni vive con l'uomo e lo serve, hanno anche questo compito: far capire quanto sa dare e quali vuoti di solitudine è in grado di riempire. Vito Brasa

Persone citate: Carlo Giacobbe, Carmi, De Felice, Spinella

Luoghi citati: Borgio Verezzi, California, Camogli, Catania, Firenze, Italia