E se Diego non ritorna?

E se Diego non ritorna? MAR ADONA NON E' PARTII Un giallo sempre più intricato E se Diego non ritorna? Inutile bivaccare a Fiumicino per attendere, alle 12,40, l'arrivo dell'AR 160: Maradona non sarà sul volo delle Aereolineas Argentinas. Anche ieri, come in un giallo che si rispetti (ma ormai troppo lungo, quasi stucchevole), non è mancato il colpo di scena: prima delle 11 di Buenos Aires (le 16 italiane) Diego ha fatto cancellare le quattro prenotazioni aeree, per sé, la sua compagna Claudia e le due figlie, Dalmita e Yaninna. Una mossa prcannunciata l'altra notte da Juan Manuel Pons, giornalista di Radio Continental di cui il campione spesso si serve per far conoscere, indirettamente, le proprie intenzioni. E Pons, attraverso il suo microfono, ha anche diffuso i sentimenti di Dieguito («E' arrabbiato con il Napoli») e i suoi dubbi («Non sa ancora quando partirà»). Nel clima di costante, assoluta incertezza in cui ormai si vive la vicenda anche nella capitale argentina, Fochi hanno creduto a Pons, e aeroporto intemazionale di Ezeiza si è riempito di giornalisti, cameramen e fotografi in attesa. Ma il campione è rimasto chiuso in un lussuoso appartamento dell Avenida Libertador, nella zona più elegante della capitale. A Napoli, nella sede di Piazza dei Martiri, black-out totale. La società di Feriamo, prima ancora di sapere della cancellazione delle prenotazioni, aveva rilasciato tramite un portavoce una dichiarazione definitiva: «Tutto quello che c'era da dire l'abbiamo già detto. Non è il caso di fare altre dichiarazioni». Le novità arriveranno domani: il Napoli, se terrà fede a quanto detto da Moggi giovedì, deferirà il giocatore: non certo per arrivare alla risoluzione del contratto (farebbe soltanto il gioco di Maradona, che durante l'estate aveva a più riprese sollecitato Ferlaino a cederlo al Marsiglia di Tapie) ma per fare infliggere all'argentino una forte multa e magari la riduzione dei compensi (possibile fino al 40 per cento dell'ingaggio, vale a dire 800 milioni). Sempre che sia possibile ottenere il pagamento dell'eventuale multa. A Napoli, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi che, pur con toni duri, erano sempre venate di fiducia ed ottimismo, incomincia a serpeggiare il dubbio che Maradona non intenda più tornare in Italia. Si tenta di trovare una spiegazione al suo comportamento: c'è chi ricorda i fischi che accompagnarono l'uscita dal campo di Diego quando abbandonò anzitempo la gara contro il Pisa, ma questo potrebbe essere una sorta di pretesto per mascherare ben altre ragioni. C'è chi assicura che Maradona, prima di lasciare Napoli, aveva tutte le intenzioni di tornare, tanto più che aveva firmato un contratto con una tivù privata locale: ma chi vuol vedere la premeditazione nel suo comportamento sottolinea che Diego pretese subito il pagamento (600 milioni) così come, prima di andarsene, riuscì a spuntare da Ferlaino acconti sui futuri ingaggi fino al '93 per oltre un miliardo. E se avesse proprio deciso di restare oltre oceano, chiudendo precocemente a 29 anni una carriera comunque stressante, non ci sarebbe assolutamente modo di recuperare quei soldi. Nell'impossibilità di trovare una logica nel comportamento di Maradona, si sussurrano le ipotesi più fantasiose, più ardite: timori per il processo intentatogli da Cristina Sinagra per il riconoscimento del figlio, minacce della camorra, antiche conoscenze del suo entourage con personaggi poco raccomandabili, per non parlare addirittura di oscure connessioni con il mondo della malavita. Fantasie, mezze parole che, sussurrate con aria complice, si ingigantiscono e acquistano parvenza di credibilità. Fino a quando Maradona non si deciderà a mettere tutto a tacere: tornando o comunque parlando chiaro, pubblicamente. Al Napoli, impotente, non resta che attendere e sperare, più che nel deferimento, di far pressioni sulla Federcalcio ar- Semina o addirittura sul presiente Menem, amico di Diego: ii Mondiale '90 è alle porte e l'Argentina, campione uscente, sarà di scena proprio a Napoli, dove avrebbe dovuto avere dalla sua il milione di fana di Dieguito. Così invece rischia grosso. Un fallimento calcistico, in un paese in crisi come l'Argentina, dove il calcio è pane e droga, sarebbe davvero una tragedia nazionale. Che non verrebbe perdonata neppure a un idolo come Maradona. [g. e.)

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Italia, Marsiglia, Napoli