Attenti al Canadair killer
Attenti al Canadair killer ni ANCIA Nel Midi in fiamme polemiche sugli aerei antincendio Attenti al Canadair killer Tre pompieri uccisi dai lanci d'acqua PARIGI NOSTRO SERVIZIO Sono vere bombe d'acqua quelle che dall'inizio dell'estate piovono sui mille incendi della Costa Azzurra e del Midi. Da 26 anni i «bombardieri ad acqua», i benemeriti Canadair e i loro fratelli minori Fokker, svolgono un'opera preziosa per spegnere gli incendi che ogni stagione estiva, immancabilmente, devastano migliaia di ettari nel Sud della Francia. Ma oggi quelle tonnellate d'acqua che cadono dal cielo sono sotto accusa, perché hanno provocato in una sola settimana la morte di tre vigili del fuoco, schiantati dall'enorme massa liquida lanciata a 140 all'ora. Domenica scorsa un pompiere di Marcols-les-Eaux, nellArdèche, è stato schiacciato dal carico di un Canadair. Cinque tonnellate d'acqua gli sono piombate addosso, proiettan¬ dolo contro la fiancata della sua jeep. Perché questo è il problema. Succede a volte che ì vigili, troppo impegnati nel cercare di domare le fiamme, non prestino attenzione ai messaggi-radio che segnalano l'arrivo imminente sulla zona di un «bombardiere». Ma di regola, percepito il pericolo, al pompiere basta sdraiarsi a terra, e far defluire l'acqua al di sopra della tuta di protezione. A Marcols non è successo, e la tragedia si è ripetuta venerdì sera. Due vigili della caserma di Trets, vicino a Marsiglia, Gerard Dimartineau, 40 anni, e Majid Chabbi, 24 anni, sono stati sorpresi dall'arrivo di due Fokker. Erano a pochi metri dal loro camion rosso di pronto intervento. Per ragioni imprecisate non hanno ottemperato all'ordine di evacuazione trasmesso sia via-radio sia dagli altoparlanti di un elicottero. Sono rimasti in piedi ed hanno ricevuto in pieno una parte del le sei tonnellate d'acqua sgan ciate dagli aerei. Un liquido reso ancor più pesante dai «ritardanti» antifuoco che vi sono mescolati. I due vigili sono stati gettati contro la fiancata del camion, e sono morti durante il trasporto in ospedale. «Quando l'acqua piomba giù e si resta in piedi — spiega un pompiere marsigliese — il rischio non è tanto quello di esse re colpiti quanto di essere proiettati con estrema violenza contro un ostacolo, come sue cesso ai miei sfortunati colleghi. E' come se si fosse" in un nume in piena, in mezzo a roc ce affioranti». Alla base aerea di Malignane, vicino a Marsiglia, da dove sono partiti gli aerei, le due tragedie consecutive restano inspiegabili. «Avevamo ricevuto 1 ok via radio — dice uno dei piloti —. Non capisco proprio che cosa ci facessero lì quei colleghi». [p. p.l
Persone citate: Gerard Dimartineau, Majid Chabbi
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