Ancora panzerlnter di Bruno Bernardi

Ancora panzerlnter Da Klinsmann e Matthaeus il 2-1 sul Cesena Ancora panzerlnter Ma imiracoli li fa Zenga CESENA DAL NOSTRO INVIATO Jurgen Klinsmann ha colpito ancora. Il ciclone biondo, proprio allo scadere del primo tempo, si è sottratto ali asfissiante marcatura dell'ex interista Cai caterra, ha chiesto palla a Berti e, ricevutala, ha scaricato il sinistro, dal limite dell'area, a fìl di palo. Bolide imparabile per Rossi. Il bel gol del tedesco ha sbloccato l'Inter che ha vinto 21 a Cesena grazie al raddoppio di Matthaeus nella ripresa (di Djukic il gol per i romagnoli) dopo essere stata salvata in precedenza da tre strepitose parate di Zenga. Nel periodo più critico della difesa, Zenga ha sfoderato tutta la sua classe e prontezza di riflessi. I nerazzurri ripresentavano i due arieti Klinsmann e Serena: non è vero che si pestino i piedi. Piuttosto è vero che Serena appare in ritardo di preparazione avendo saltato le due partite del torneo di Viareggio per la pallonata di Breheme che l'aveva messo ko a Padova. Raramente è sfuggito al controllo di Gelain e le sue poche conclusioni sono state imprecise, mentre quelle di Klinsmann sono finite di un soffio fuori bersaglio. Pur avendo dominato per una ventina di minuti, l'Inter (con Bergomi e Matteoli, un po' affaticati, inizialmente in panchina) non era riuscita a creare seri problemi al gigantesco portiere del Cesena. Le incursioni di Berti (per la gioia di Azeglio Vicini in tribuna d'onore), le sgroppate di Bi elicine sulla fascia sinistra con puntuali cross, o quelle di Bianchi sulla destra, trovavano la difesa romagnola arroccata e pronta a allontanare la minaccia. Mancavano le poderose accelerazioni di Matthaeus, ancora alla ricerca della forma migliore. Sebbene la manovra non avesse sbocchi, fioccavano gli applausi. Non c'era il pienone allo stadio Marni zzi (15 mila spettatori) anche se sulla Riviera adriatica ci sono ancora molti milanesi in vacanza. E i primi brividi li procurava il Cesena ai tifosi interisti: un grande Zenga evitava il peggio in 3' di fuoco. Al 27' il portiere della Nazionale bloccava una spettacolare rovesciata di Agostini, su assist di testa dello jugoslavo Djukic, un tipo tosto che ha messo alla frusta Ferri. Un minuto dopo lo stesso Djukic impegnava Zenga con un tiro ravvicinato e Mandorlini, sulla linea, respingeva la successiva botta di Gelain. La parata più difficile, Zenga la compiva su una punizionebomba, angolatissima di Gelain alla mezzora. Ancora una grossa occasione per Turchetta, fuori bersaglio al 34', poi l'Inter riprendeva in pugno le redini della gara. Si rendeva pericolosa con Baresi e Serena, poi Klinsmann non falliva l'appuntamento con il gol. Nella ripresa, l'Inter rivoluzionava l'assetto difensivo con Malg'oglio, Rivolta, Rossini e Bergomi al posto di Zenga, Mandorlini, Breheme e Ferri. Con Matteoli in cabina di regia in luogo di Berti, l'Inter appariva più fantasiosa. E, dopo una volèe di Klinsmann, su cross di Serena, di una spanna a lato, arrivava il 2-0. Al 65' Matteoli serviva in profondità e Matthaeus, sul filo del fuori gioco, anticipava Rossi e segnava. Usciva Klinsmann tra un uragano di applausi e l'Inter si rilassava. Ne approfittava il Cesena per ridurre le distanze al 74'. Sugli sviluppi di un calcio di punizione di Domini, non trattenuto da Malgioglio, Djukic di testa insaccava e rendeva meno pesante la sconfitta. Domenica sera l'Inter tornerà ad esibirsi a Cesena, contro la Torpedo Mosca, ultimo collaudo prima del via di Coppa Italia. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Cesena, Italia, Mosca, Padova, Viareggio