Piazza Affari sui massimi (+ 2,20%)
Piazza Affari sui massimi ( + 2,20%) Piazza Affari sui massimi ( + 2,20%) Partiti quattro aumenti, scontro sulla Gim di Orlando MILANO. Partenza brillante della Borsa nel ciclo operativo di settembre. Il mercato azionario ha dato un'ulteriore conferma della sua solidità e, oltre a recuperare lo scarto dei riporti di circa l'l%, si è portato ai nuovi massimi dell anno. Al termine di una riunione di scambi molto vivaci (attorno ai 400 miliardi secondo dati provvisori) e di progressi che hanno interessato gran parte del listino, l'indice Comit è salito a 708,65, con un miglioramento del 2,20%. Dall'inizio dell'89 il rialzo è ormai superiore al 19%. Il primo giorno del nuovo mese borsistico ha così confortato le ottimistiche previsioni avanzate da più parti sul proseguimento di questa favorevole fase per Piazza Affari. In parte influenzato dal buon momento delle borse internazionali (dopo Wall Street anche Tokyo ha conquistato il record di tutti i tempi), sostenuto dalle prospet¬ tive di una riduzione dei tassi di interesse e dalla forza del sistema industriale italiaao, il mercato mobiliare si presenta particolarmente adatto per soddisfare le richieste di capitali che provengono dalle imprese. Ieri sono partiti quattro aumenti di capitale (Cir, Gilardini, Finane e Nai), ma gli operatori sono pronti a scommettere che altre società annunceranno impegnative ricapitalizzazioni in autunno. E' proprio in quest'ottica che i grandi gruppi continuano ad essere presenti sul mercato e i titoli delle maggiori holding guidano la tendenza. In più è da sottolineare come si stiano delineando operazioni finanziarie e industriali di notevole spessore che dovranno passare anche attraverso la Borsa. Uno dei casi emblematici è quello del gruppo di Carlo De Benedetti che, dopo l'operazio¬ ne sulla Cir, farà ancora ricorso al mercato finanziario per sostenere i piani di sviluppo dell'Olivetti. Proprio l'ingegnere è uno dei più att;"i in Piazza Affari. Non solo <"t le iniziative appena citate o per il braccio di ferro con Silvio Berlusconi sulla Mondadori. De Benedetti, secondo quanto si dice con insistenza in Borsa, è l'autore di un pesante rastrellamento di titoli Gim, la holding del gruppo Orlando. La Gim, dopo aver guadagnato il 27% nel ciclo di agosto, è ulteriormente salita ieri di 500 punti a 13.100. Perché questi acquisti? L'ingegnere, attraverso la Cir, è uno dei maggiori soci (col 16,6%) del sindacato di controllo della Gim. Ora il patto dovrebbe essere rinnovato alla fine dell'anno e la Cir intende arrivarci in una posizione di maggior forza. Ci riuscirà? L'impressione è che gli altri grandi azionisti (fami¬ glia Orlando, Pirelli, Mediobanca, Lucchini) non intendano recedere dalle loro posizioni. Anzi, proprio negli ultimi giorni, Mediobanca sarebbe intervenuta sul titolo Gim proprio per stoppare le manovre dell'ingegnere. Ci sono altre iniziative, annunciate o solo prevedibili, che tengono desto l'interesse di Piazza Affari. La più importante, nel breve periodo, è rappresentata dal collocamento del 20% del capitale di Enimont le cui azioni saranno offerte a un prezzo oscillante tra 1250 e 1500 lire. La joint venture chimica, inoltre, potrebbe presto concludere, come da tempo annunciato, un accordo con la Snia Bpd nel settore delle fibre. Così si spiega il rialzo della Montefibre e della Snia Fibre, le due società coinvolte dell'affare. Novità importanti sono attese anche per la Sme, la finan¬ ziaria alimentare del gruppo Iri, alla ricerca di un partner qualificato per la controllata Alivar. Sia la Sme che l'Alivar anche ieri sono state molto richieste. Queste, dunque, sono solo alcune operazioni che dovrebbero dare nuovi stimoli alla Borsa. In generale, scorrendo i prezzi del listino, si può dire che il tono del mercato deriva dalle positive perfomance delle blue chips. Le Generali hanno toccato le 45.700 lire, la Montedison è salita del 3%, la Cofide del 2,7%, la Stet e la Sip continuano a crescere, la Fiat ha chiuso in rialzo a 11.335 lire. Da segnalare i balzi oltre la media di Gemina (+4,3%), Agricola, Pirelli & C, Burgo e Bastogi. Ben sostenute le tre banche d'interesse nazionale (Comit, Credit, Banco Roma) e, soprattutto, Mediobanca. Rinaldo Gianola
Persone citate: Agricola, De Benedetti, Gilardini, Lucchini, Rinaldo Gianola, Silvio Berlusconi
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