Lamberti, fatica e spaghetti di Gianni Romeo

Lamberti, fatica e spaghetti Dopo i 200, il nuotatore bresciano vince i 100 e trascina i compagni: oro anche per Battistelli Lamberti, fatica e spaghetti BONN DAL NOSTRO INVIATO In questi ultimi giorni di grande vacanza i bagnanti si contano a milioni. Gli italiani hanno un amore speciale per l'acqua. Eppure ci sono voluti quasi cent'anni nella storia del nuoto agonistico prima che un giovanotto italiano, è successo il martedì di Ferragosto a Bonn durante i campionati europei, riuscisse a conquistare un primato del mondo. Soltanto una donna era arrivata alla vetta, Novella Calligaris negli 800 stile libero, anno 1973. Il giovanotto si chiama Giorgio Lamberti, bresciano, vent'anni. Ha nuotato i 200 stile libero in l'46"69: come dire che volendo seguire il nuotatore dai bordi delio piscina non basterebbe camminare, si dovrebbe correre. E poi Lamberti, dopo aver contribuito al successo della staffetta (4 x 200), ieri ha compiuto un'altra impresa: ha vinto i 100 stile libero, la gara più bella, e in un tempo (49'24") che costituisce il nuovo record europeo ed è il terzo assoluto nella storia del nuoto. Giorgio Lamberti, con i primati e le medaglie d'oro, ha reso giustizia a questo nostro Paese dallo sviluppo costiero come pochi altri, eppure nel nuoto condannato a subire la superiorità di nazioni- come l'Ungheria che il mare devono vederlo in cartolina. Ha fatto un piacere a tanti, Lamberti. Ai bagnanti che in questi «orni entreranno in acqua più fieri e sicuri e allo sport del nuoto, che gonfia il petto. In realtà, Lamberti è una perla preziosa nel panorama del nuoto agonistico italiano, e lo è doppiamente perché i suoi exploit sono di stimolo e di traino per tutta la squadra, uomini e donne. E ieri Stefano Battistelli, 19 anni, si è superato dandoci l'oro nei 200 dorso. E' l'esempio, Lamberti, del «made in Italy» applicabile anche all'uomo. Il nuoto mondiale ero ed è dominato da marcantoni alti e muscolari. Statunitensi, australiani, tedeschi, sovietici avevano vinto alle Olimpiadi. Si andava alla ricerca dei loro segreti, si misurava la loro altezza e l'ampiezza di braccia. Ma ecco la nostra tecnologia che applicata a un giovanotto da 1,80 sconfigge l'industria pesante e organizzata. L'allenatore di Lamberti, Alberto Castagnetta si è adeguato ai duri concetti della piscine come laboratorio di lavoro: dagli altri ha copiato la quantità, poi su Lamberti ha lavorato di qualità, realizzando un prodotto artigianale unico e raro. Lamberti, papà sindacalista e mamma casalinga, famiglia non abituata agli sprechi, è stato allevato senza speciali vitamine. Spaghetti e pomodori ri¬ pieni sono ancor oggi il suo pranzo preferito. Ma se ai pomodori ripieni aggiungete sedute di allenamento lunghe e ?tignole per anni, può saltar uori il campione. Non ha trascurato nemmeno i particolari che sembravano più insignificanti, l'allenatore. Faceva nuotare nella corsia accanto a Lamberti qualche ragazzone che creasse più schiuma possibile, per abituare Giorgio allo spostamento d'acqua creato dall'avversario. Castagneti simulava la gara di Bonn alla stessa ora di quella vera, per creare dei meccanismi di massimo sforzo nel momento giusto. Ha fatto mimare a Giorgio per mesi, in palestra, i movimenti della bracciata per ripulirla del superfluo. E così il giovanotto ha battuto i colossi. Ma non dimentichiamo il discorso di fondo: Lamberti ha doti di galleggiamento fuori del comune, mia leggerezza ossea invidiabile per questo sport. E' nato per nuotare, dice Castagneti. L'impegno artigianale ha funzionato perché c'era da lavorare sull'oro. Non basta l'applicazione senza la materia prima adatta. Lamberti con i suoi successi sta mandando anche una serie di messaggi. Uno ecologico, rammentando quanto fresca e fiulita possa essere per i giovani 'acqua delle piscine. Uno di speranza a tante *namme, visto che la sua lo mandò a nuotare da bimbo perché era gracilino. L'ultimo messaggio al mondo dello sport: questo giovanotto con il record dei 200 e l'impresa dei 100 ha detto che esistono ancora larghi spazi per inseguire i limiti umani senza mettere a repentaglio la salute con additivi illeciti. Anche con i pomodori ripieni si può arrivare al primato del mondo. Gianni Romeo

Luoghi citati: Bonn, Ungheria