Golinelli oro nello sprint

Golinelli oro nello sprint CICLISMO tm Nei Mondiali su pista a Lione primo titolo iridato agli azzurri Golinelli oro nello sprint Battuto in finale il giapponese Kamiyama LIONE. Claudio Golinelli ha regalato all'Italia una medaglia d'oro, come l'anno scorso. Ma vale astai di più di quella del keirin. Da oltre un ventennio infatti nessun italiano vinceva nella velocità- l'ultimo titolo iridato era stato di Beghetto nel 1968 a Roma. Golinelli è stato un vero dominatore. Ha vinto tutte le prove senza mai ricorrere alla «bella». E ha battuto sempre i giapponesi: Tawara nei quarti, Matsuy in semifinale, infine il giovane e promettente Kamiyama. Golinelli lo ha superato in due prove, con una splendida condetta tattica. Nella prima, con una volata lunga, dopo un numero da smaliziato pistard; la seconda in rimonta. Il neo campione, bolognese, 27 anni, sposato, un figlio di 4 anni, era già giunto terzo nel 1937 a Vienna e secondo l'anno scorso a Gand. Ma la medaglia d'argento gli fu tolta per positività al controllo antidoping. Una strana vicenda: Golinelli aveva vinto il giorno prima il titolo nel keirin senza che nulla risultasse al controllo. «Ho pensato per tutta la stagione a vendicarmi per dimostrare che fu un clamoroso errore. Sono felice di esserci riuscito. Adesso andrò al controllo con un po' di paura perché ormai non mi fido più di nessuno». Era stato Antonio Maspes (7 volie campione del mondo) a portare lo stradista Golinelli, al secondo anno di professionismo (aveva vinto anche un titolo da dilettante, correndo su strada) sulh pista di Bassano del Grappa nel 1985, regalandogli una maglia azzurra. A Maspes Golinelli ha telefonato in serata dicendogli: «Antonio, avevi ragione tu: questa maglia è un po' anche tua». Note dolenti per gli azzurri nelle altre specialità. Co la martino, campione del mondo l'anno scorso ma detronizzato per doping, si è ritirato nelle qualificazioni del mezzofondo dilettanti, superate invece dagli altri due italiani Vittigli e Dessi. Uno dei peggiori piazzamenti della storia è stato invece quello di Gaiardo nel «chilometro»: soltanto 18°. In questa specialità si registrava un fatto eccezionale: Kiritchenko, campiono olimpico e recordman mondiale, ha spaccato il manubrio o 300 metri dal termine proseguendo con una mano sola, la sinistra, mentre nell'altra teneva il pezzo tranciato di netto, Il sovietico è giunto ugualmente terzo! Ha vinto Glucknii, tedesco orientale, davanti all'australiano Vinnicone. Scontato anche il titolo di Ekimov nell'inseguimento dilettanti; in quello Bei professionisti il favoritissimo Umars ha dato forfait all'ultimo momento per indisposizione gastrica. Cario Valeri

Luoghi citati: Bassano Del Grappa, Italia, Lione, Roma, Vienna