Walesa si candida
Walesa si candida Al posto di premier: oggi a Varsavia vertice sul governo Walesa si candida «Lascio al pei ministeri chiave» VARSAVIA. La Polonia pare avviarsi a grandi passi verso un governo guidato da Solidarnosc, con una presenza decisamente limitata dei comunisti. Ieri mattina i deputati dei partiti minori (il partito contadino e quello democratico) hanno chiesto l'inizio cai più presto possibile» di negoziati per la costituzione di una coalizione con Solidarnosc. Il leader di Solidarnosc Lech Walesa ha fatto sapere di esser pronto ad assumere le funzioni di primo ministro «se questo è il desiderio del popolo» ed ha rassicurato i comunisti polacchi (e il Cremlino) sul fatto che, in un governo guidato da Solidarnosc, potranno conservare i ministeri dell'Interno e della Difesa. Il partito comunista ha nei giorni scorsi di fatto rinunciato a guidare il prossimo governo proponendo alla carica di premier il leader dei contadini Roman Malinowski: la maggior parte degli osservatori inter- f>reta questa mossa come il preludio a un assenso comunista a un gabinetto guidato dall'opposizione. Ieri il leader del poup Rakowski, in una riunione a porte chiuse del gruppo parlamentare del pc, ha detto che Solidarnosc potrebbe anche giungere al potere «ma soltanto procedendo per gradi e non cercando di ottenere tutto e subito». Ma Walesa ha chiaramente lasciato intendere che la proposta di Kiszczak di designare Roman Malinowski (zsl) a primo ministro è inaccettabile. Anche il primate di Polonia, cardinale Glemp, si è soffermato sulla crisi polacca denunciando «lo spettro della povertà che minaccia la maggioranza della società» e affermando che la Polonia ha diritto a «riparazioni di guerra da parte della Germania». Glemp ha criticato l'Occidente per l'insignificante aiuto economico sinora concesso. In un'omelia pronunciata martedì al monastero di Jasna Gora, Glemp ha sottolineato che le nuove «libertà politiche, sociali e religiose» non hanno ancora risolto il problema centrale della nazione, cioè quello della crisi economica. Tale situazione, ha detto il primate, spinge i lavoratori a scioperi che minacciano la calma sociale. Il presidente della Repubblica Jaruzelski, rompendo un silenzio che aveva cominciato a suscitare perplessità, ha espresso «inquietudine» per il prolungarsi della crisi, proponendo a Solidarnosc e a tutte le principali forze politiche un incontro al vertice «al più presto possibile» al fine di trovare «una soluzione ragionevole» al problema della formazione di un nuovo governo. Walesa ha accettato la proposta «purché — ha detto — i colloqui siano brevi e concreti, poiché il tempo stringe». Questo vertice fra i principali attori della scena polacca dovrebbe svolgersi già oggi e la «soluzione ragionevole» potrebbe essere un governo guidato da Walesa. SERVIZI A PAGINA 4
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