Il druso Jumblatt

Il druso Jumblatt Il druso Jumblatt Le mille giravolte di un signore della guerra I sicari di Damasco gli hanno ucciso dodici anni fa il padre, Kamal, un alleato troppo ingombrante e che (forse) meditava di tradirli: adesso i suoi miliziani combattono fianco a fianco con i soldati siriani la più sanguinosa battaglia di Beirut. Ma Walid Jumblatt, capo di un partito che porta l'improbabile nome di socialista progressista, ministro dei Lavori pubblici in un governo che non esiste, ma soprattutto «bey» di un milione di drusi, non è certo uomo da temere le contraddizioni: dieci anni da protagonista nella giungla libanese, sfuggendo anche per miracolo a un attentato, gli hanno insegnato che non esistono nemici o alleati definitivi se si vuole sopravvivere. Nella sua carriera di signore della guerra libanese (gli stessi israeliani, che se ne intendono, definiscono i drusi i migliori combattenti della zona) Jumblatt ha cambiato spesso bandiera. E' rimasto fedele soltanto all'odio per la famiglia Ge- mayel, feudataria dei cristiani, che ha combattuto senza esclu sione di colpi fi no a quando non ha visto Amin cacciato dal palazzo presidenziale. Ora ha scelto la Siria anche se nell'87, quando aveva vinto una feroce battaglia con gli sciiti, fu convocato a Damasco e gli fu ordinato di abbandonare sotto la minaccia dei corazzati, le posizioni conquistate a Beirut Ovest. Ma Jumblatt sa che nel puzzle libanese l'armata siriana per ora costituiscono il tassello più sicuro. Il suo regno è lo Chouf, la montagna che domina Beirut dove dal seicentesco palazzo di Muktara, guida i suoi fedeli, una delle eresie più esoteriche e misteriose dell'Islam che qui ha trovato rifugio secoli fa dalle persecuzioni. Jumblatt si è rivelato un giocatore scaltro, smentendo una fama di play boy vanesio che aveva accompagnato la sua giovinezza (e che ancora lo porta spesso sulle copertine dei rotocalchi rosa). Ma il bey druso sa essere a suo agio nei saiott •' .A\i\ Roma bene quanto tra le oande di guerrieri con il kalashnikov. la sua alleanza con la Siria è piena di sottintesi e ambiguità: Assad ne ha bisogno per mantenere il suo protettorato sul Libano, il leader druso la sfrutta {ter raffozzarsi tra le mille sette ibanesi. Per ora bisogna combattere Aoun, il pericoloso crociato cristiano: poi, forse, verrà la resa dei conti. (d. q. j Jumblatt, il leader dei drusi

Persone citate: Aoun, Assad, Jumblatt, Kamal, Walid Jumblatt

Luoghi citati: Beirut, Damasco, Libano, Roma, Siria