Il vento soffia su Badinelli

Il vento soffia su Badinelli ATUTICA Il triplista protagonista con 17,24 del meeting del Sestriere Il vento soffia su Badinelli Superato il record di Gentile, ma non vale SESTRIERE DAL NOSTRO INVIATO Un anno fa oltre sedicimila persone erano accorse al Sestriere per festeggiare i molti campioni che un'organizzazione miliardaria aveva convinto a salire a duemila metri per gareggiare, quest'anno con presupposti assai differenti sono stati solo pochi coraggiosi a seguire un programmaidi gare a carattere regionale, nobilitate dalla presenza di alcuni azzurri. E comunque, anche se il vento ha vanificato alcune prodezze dei singoli, la passione dei pochi è stata premiata da prestazioni di buon livello, prima fra tutte quella di Dario Badinelli che, 21 anni dopo, ha superato la misura (17,22) che a Città del Messico valse a Beppe Gentile meda- Slia di bronzo e record italiano el triplo. 11 bresciano, che già in Coppa Europa aveva offerto il meglio di sé all'ultimo tentativo, ha fatto altrettanto ieri atterrando, dopo una serie di salti intorno ai 16,70, a 17,24, due centimetri oltre il primato nazionale. Peccato, però, che il vento spirasse alle sue spalle più forte del lecito (+4,36 metri al secondo, rispetto ai 2 consentiti), rendendo vana l'impresa. Badinelli, non si è amareggiato più di tanto: «E' importante fare l'abitudine a certe misure anche se il vento, fin troppo forte, non mi ha favorito: sono stato infatti costretto a tagliare gli ultimi passi della rincorsa perdendo così in velocità. Oltre ai 17 metri avrei potuto andarci anche in condizioni regolari». Il vento ha beffato ì triplisti più d'ogni altro: inizialmente quasi assente, la gara era appena cominciata quando ha preso a soffiare in senso contrario, tanto che alla fine del secondo salto i giudici hanno deciso di cambiare la direzione di salto. E questo, pur costringendo gli atleti a rimisurare la rincorsa, ha favorito una serie di buone misure: alle spalle di Badinelli, infatti, Angelino ha ottenuto 16,60, Chierici 16,47 e Monopoli 16,42. «La gara è stata in parte falsata — ha commentato il resposanbile federale del settore salti, Dino Ponchio — e comunque c'è un certo fermento che fa ben sperare per il futuro. Dispiace che la misura di Badinelli non sia omologabile, ma è egualmente importante che si abitui a certi risultati e alle sensazioni che procurano. Tecnicamente Dario deve ancora migliorare, ma è ormai mature per il primato di Gentile». Anche le gare di velocità sono state sospinte dal vento: Pavoni ha messo a segno una bella doppietta, anche se sui 200 (dove in curva i soffi di Eolo prendendo di traverso non facilitavano certo l'azione) Ullo gli è stato avanti fino a una dozzina di metri dal traguardo. Sui 100 (vento + 3,88) Pierfrancesco ha ottenuto 10"22, precedendo Ullo (10"29), Floris (10"36) e Puggioni (10"41), mentre sulla distanza doppia (vento +4,33) l'ordine d'arrivo è stato Pavoni <20"82), Ullo (20"88), Puggioni (21"01). 1110 hs (vento + 0.75) hanno rappresentao il momento della rivincita per il campione d'Italia Frigerio (14"01 ) nei confronti di Re ( 14 "05), che gli era stato prefetto in Coppa Europa. Frigerio è poi finito secondo anche nel lungo (7,83) vinto da Amisano (7,87). Chi, invece, non ha usufruito né del vento né dell'altitudine sono stati i marciatori: risulta quindi anche più interessante il risultato di Maurizio Damilano che ha perso reo i 3 km in meno di 12' (11'57"04), mentre Ileana Salvador nel miglio femminile (6'40"76) ha messo in mostra un'azione purtroppo involuta rispetto a quella limpida che, in inverno, le aveva procurato consensi e medaglie nei campionati continentali e mondiali al coperto. Giorgio Sarberis Pierfrancesco Pavoni ha messo a segno una doppietta nei 100 e 200 metri

Luoghi citati: Città Del Messico, Europa, Sestriere