Un decalogo per produrre pulito

Un decalogo per produrre pulito DVssociazione italiana per l'agricoltura biologica ha preparato un disciplinare Un decalogo per produrre pulito Pochi additivi, niente «bombe» e vino solo nel vetro MILANO. Di agricoltura biologica si parla diffusamente, più di quanto non la si pratichi in concreto. E' per ora un «movimento», con le sue giuste rivendicazioni, i suoi entusiasmi e i suoi fanatismi. Non vogliamo dire che non abbia dei lati positivi, tuttavia se ogni agricoltore la praticasse, in tutto il mondo, entro breve tempo la gente morirebbe di fame non solo in Africa, ma anche in Europa. E con ciò non vogliamo certo affermare che l'agricoltura intensiva non abbia i suoi difetti da correggere, e sono molti. Quindi è soprattutto come elemento di interesse e di curiosità che pubblichiamo la bozza del «disciplinare» elaborato dall'Associazione italiana per l'agricoltura biologica. ADDITIVI. A parte il vino, sono consentiti soltanto agaragar, farina di semi di carrube, pectina (non nelle marmellate), gelatina animale, gomma arabica, mono e di-gheeridi degli acidi grassi (da verificare), anidride solforosa (solo nel vino), anidride carbonica (solo per lo stoccaggio), lecitina (per cioccolato, gelati, dolciumi, conserve vegetali), acido tartarico. SUCCHI DI FRUTTA. Come conservante è ammesso solo succo di limone, purché biologico. E' consentita la pastorizzazione e l'uso di anidride carbonica contro l'ossidazione. OLIO VERGINE D'OLIVA. E' ammessa solo la molitura con macine di pietra e l'estrazione con presse verticali discontinue (massimo 400 atmosfere). Per il lavaggio delle olive è consentita solo acqua e per la gramolatura acqua riscaldata a non più di 30° C. MARMELLATE. Vietato qualsiasi additivo, ammessa la pastorizzazione, da definire tipo e dose dello zucchero. Obbligatorio il vaso di vetro. VINO. Vietata la pastorizzazione, la disacidificazione con carbonato di calcio (ammesso il tamaro neutro di potassio), consentito l'acido citrico come conservante, ammessa la filtrazione con cellulosa, stoffa, diatonici- e polvere di quarzo; sì all'uso di mosto concentrato e lieviti selezionati per la fermentazione. E' ammessa anche la solfìtazione, ma al momento del consumo il vino rosso non deve avere più di 60 mg/litro di S02 totale e il bianco o rosato non più di 70 (la legge ammette fino a 160 mg/1 per i rossi e 210 per i bianchi-rosati}. T contenitori per vino devono essere esclusivamente di vetro; no a scatole, plastica o lattine. CARNE. Negli allevamenti è vietata la fecondazione artificiale e la stabulazione fissa permanente. Si fornisce un elenco di integratori consentiti nei mangimi e si ricorda che l'uso di foraggi freschi soddisfa appieno le esigenze vitaminiche degli animali. Sono proibiti alcuni trattamenti dei foraggi, e per l'alimentazione dei giovani animali è ammesso latte industriale fino a un massimo del 20%. Proibita ogni sostanza di accelerazione della crescita. In caso di somministrazione di farmaci, il tempo di sospensione prima della macellazione deve essere il doppio di quello indicato sulla confezione. [1. b.] In alcuni casi la produzione biologica può riportare in uso antiche tecniche

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