Bush: potrei catturare Noriega

Bush: potrei catturare Noriega panama Ancora incidenti fra le truppe Usa nella zona del Canale e quelle panamensi Bush: potrei catturare Noriega // dittatore è incriminato per traffico di droga WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bush potrebbe ordinare la cattura del dittatore panamense Noriega, che due anni fa è stato incriminato per traffico di droga da un tribunale americano. Lo ha dichiarato egli stesso in un'intervista giovedì scorso e lo ha ripetuto il portavoce della Casa Bianca Fitzwater ieri. «E' una eventualità che non escludo», ha detto Bush. «C'è differenza tra prendere una persona ostaggio e catturarla per sottoporla a processo». «Gli Usa ed il Panama hanno un trattato di estradizione», ha aggiunto Fitzwater. «Le auiontà panamensi avrebbero dovuto consegnarci il dittatore due anni fa. Non c'è nessuna analogia tra la sua eventuale cattura e quella degli ostaggi in Libano». Bush ed il portavoce hanno rilasciato le clamorose dichiarazioni in un momento di estrema tensione tra i due Paesi. Da alcuni giorni a Panama si verificano pericolosi confronti tra le truppe panamensi e quelle Usa che presidiano il Canale. Opposte pattuglie militari hanno operato arresti le une delle altre, costringendo i governi ad intervenire per evitare gravi incidenti. L'ultimo episodio si è verificato ieri, quando le truppe panamensi hanno bloccato per alcune ore quattro camionette Usa. Il ministero della Difesa del Panama ha respinto la protesta dell'Alto Comando Usa, dicendo che i soldati erano in abiti civili «in violazione del trattato del '77 sul Canale». Le tensioni sono esplose dopo un ordine dato lunedì da Bush alle truppe Usa nel Canale di tenere manovre militari. Fitzwater ha smentito che il Presidente voglia provocare una crisi per fare cadere Noriega o per creare le premesse della sua cattura. Al Consiglio di sicurezza dell'Onu, chiesto dal governo panamense, il delegato Usa Okun ha anzi affermato che le manovre «sono in risposta alle iniziative ostili assunte dal re Sime di Noriega nei confronti egli Usa». Ma gli Usa hanno ammesso che i rapporti tra i due Paesi si sono aggravati dopo le elezioni del 7 maggio a Panama. Noriega aveva annullato il voto che aveva dato la presidenza al leader dell'opposizione Guillermo Endara. Il braccio di ferro con gli Usa ha provocato un'ondata di antiamericanismo a Panama. Noriega, che ieri ha festeggiato il sesto anno di putere, ha denunciato «l'interferenza Usa negli affari interni panamensi»: «Panama non si arrenderà ai barbari del Nord, ai loro burattini panamensi e ai loro alleati». Parlando ai soldati che avevano appena concluso le esercitazioni, chiamate significativamente «La cacciata dell'invasore», Noriega ha concluso che «la nostra patria non diventerà mai una colonia». All'Onu il ministro degli Esteri Jorge Ritter ha espresso concetti analoghi: «Gli Usa ci chiedono una resa indegna che non accetteremo mai». Nel fervore nazionalista Guillermo Endara corre il rischio di apparire la quinta colonna del nemico e ha perciò preso posizione contro gli Usa: «E' in gioco la democrazia nel Panama, non la questione di chi rappresenti meglio la nostra autonomia. Noi non siamo mai stati servitori della Cia come lo è invece statò Noriega». Endara ha ricordato che il generale svolse opera di spionaggio per i servizi segreti Usa. «Il referendum del 20 agosto — ha terminato Endara — dovrebbe cancellare il sanguinoso e vergognoso episodio delle elezioni del 7 maggio». Il portavoce Fitzwater ha manifestato l'appoggio Usa per l'iniziativa, ma ha messo in dubbio che Noriega ne consenta l'attuazione. Nel tentativo di spegnere la polemica sul referendum, il dittatore ha chiesto all'Onu di inviare osservatori militari nella zona del Canale, «per porre fine alle violazioni del trattato da parte degli Usa». Non è escluso che sia chiamata ad intervenire l'Osa, l'organizzazione degli Stati americani, che sta invano tentando da due mesi di convincere Noriega a dimettersi. Ennio Caretta