Nureyev fa il re del musical

Nureyev fa il re del musical Il ballerino russo protagonista in «The King and I», reso famoso da Yul Brynner Nureyev fa il re del musical «Broadway, che fascino» LOS ANGELES. Dieci anni fa, quando gli avevano proposto lo stesso ruolo, aveva rifiutato. Questa volta però Rudolf Nureyev ha accettato e sarà il re del Siam in un musical leggendario quasi quanto i suoi «Manfredi» e «Lago dei Cigni»: «The King and I». «Broadway mi ha sempre affascinato, specialmente i musical», sostiene il ballerino. «Il musical, per me, è un simbolo dell'America». «The King and I», naturalmente, riporta alla memoria il nome di Yul Brynner, protagonista della produzione sin dal suo esordio nel lontano marzo del 1951. Neil'85, ormai vecchio, l'attore indossava ancora i panni del dispotico e amabile re. Ma a chi gli chiedeva se non sentiva un po' di pena per chi lo avrebbe dovuto sostituire, la sua risposta era sempre: «Al contrario, sono invidioso». Morto Brynner, il re del Siam trova dunque l'erede nel re della danza classica. L'esordio: il 18 agosto, al Civic Center di Syracuse, nello Stato di New York. Da qui, «The King and I» andrà a Toronto, Boston, Seattle, Los Angeles, San Francisco I e altre città americane e canadesi che terranno la compagnia I occupata sino alla metà di febbraio. Ma Nureyev sembra intenzionato a conservare il trono del Siam per un bel po'. Do;, j gli States, si è impegnato infatti a esibirsi negli aìtn continenti, in un tour di tre anni. Al suo fianco, Liz Robertson, pluripremiata per la sua Eliza Doohttle in «My Fair Lady» e che sarà ora la governante del principe. Il regista sarà invece Arthur Storch («Mice and Men», «Tribute»). «The King and I», lo ricordiamo, è basato su un romanzo di Margaret Landon («Anna and the King of Siam») e si avvale della coreografia originale di Jerome Robbins. Proprio la stagione passata il coreogradfo allestendo «Robbins Bradway» il musical basato sulle sue danza più famose ( da «West Side Story» a «Il violinista sul tetto») ha ricostruito una delle scene di ballo più divertenti della commedia musicale. Ma torniamo all'uomo su cui cade ora la responsabilità di far rivivere le fortune del musical. Da quando, nel 1961, decise di fare il cosiddetto «salto verso la libertà» all'aeroporto Le Bour- Setedi abbandonare il Balletto el Kirov e l'Unione Sovietica, Nureyev è sicuramente il più famoso ballerino vivente. Ha danzato con oltre trenta tra le maggiori compagnie del mondo, i suoi passi romantici e felini e il magnetismo della sua presenza sul palcoscenico hanno affascinato le platee e i critici del mondo intero. Le sue performances a fianco di Margot Fonteyn, in particolare, sono entrate nella leggenda. -Jna volta che sono sul palmi perdo», raccontava il ballerino recentemente. «E' co¬ me un sacrificio e mi dò completamente. E' come avere un reattore atomico dentro di me. C'è una reazione a catena e improvvisamente tutto il mio corpo divampa nelle fiamme». Solitario, sospettoso, perfezionista, Nureyev ha saputo tuttavia cogliere l'attenzione non solo dei critici e degli entusiasti della danza. Nella sua lunga carriera, gli applausi delle platee sono stati frequenti quanto le storie ri- Suardanti le sue liti con i conuttori, gli insulti ai colleghi, gli episodi di ballerine prese a schiaffi dietro le quinte. Dal 1983 è direttore aitistico del Balletto dell'Opera di Pari- S'i dove gli è stato riconosciuto merito di avere portato una benvenuta ventata di freschezza e di nuovi stimoli creativi. Ora, a 51 anni, si appresta al debutto. «Per me questo è un ruolo veramente nuovo», sostiene il ballerino. Tanto nuovo, che non ha problemi ad ammettere di non avere mai neppure visto «The King and I», né al teatro né nella versione cinematografica. Quello che lo preoccupa, semmai, è altro e sono le scene in cui dovrà far girare vorticosamente la sua partner al ritmo di «Something Wonderful» e di «shall We Dance?». «No, non ho dimenticato la polka», aggiunge. «Dovrò invece stare attento a non essere troppo bravo». Lorenzo Scria I ballerino russo impegnato per la prima volta in una commedia musicale

Luoghi citati: Boston, Los Angeles, New York, San Francisco, Seattle, Unione Sovietica