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Vecchio pirata sfida Calamati PUGILATO Stasera l'Europeo, bussa McKenzie Vecchio pirata sfida Calamati Intenso week-end per i pugili italiani a livello europeo. Stasera sul ring toscano di Sansepolcro, a due passi da Arezzo, il campione di casa Kfreni Cala ma ti difende il titolo continentale dei superleggeri contro il giamaicano di nazionalità inglese Clinton McKenzie; domani sera a San Mango d'Aquino, nei pressi di Lamezia Terme, tocca a Nino La Rocca, che mette volontariamente in palio la corona europea dei welters affrontando lo spagnolo Alfredo Costas. Per Calamati l'impegno è piuttosto difficile, soprattutto sotto il profilo psicologico. Il ventiquattrenne odontotecnico toscano è senz'altro un buon pugile, dalle doti tecniche eccellenti. Ma il suo temperamento è a corrente alternata, con frequenti pause di abulia favorite da una certa fragilità nervosa. Non per nulla gli organizzatori si sono impegnati a farlo combattere in casa, sperando che il caldo tifo del pubblico toscano gli dia anche stavolta la carica aiutandolo a su¬ perare i momenti critici. Il match infatti, giudicato sulla carta, richiederà al campione d'Europa soprattutto freddezza di nervi. Clinton McKenzie, 34 anni compiuti, è un vecchio pirata che in 14 anni di carriera professionistica ha imparato tutti i trucchi, tutte le malizie utili per far perdere la calma ad avversari meno esperti. Oltretutto il giamaicano combatte in falsa guardia ed il campione d'Europa non ha mai gradito troppo i mancini. L'esperienza e la guardia destra di McKenzie (che è già stato campione d'Europa nel 1982, cedendo il titolo per squalifica a Robert Cambini, poi battuto da Oliva) sono i rischi più grossi per Calamati, il quale ha comunque nella giovane età — dieci anni meno dello sfidante — e nella vitalità atletica armi sufficienti per risolvere la lotta a suo favore, puntando soprattutto su un ritmo agonistico che il giamaicano difficilmente potrebbe sostenere. Gianni Pignata