Che bel tipo, Ruben Paz

Che bel tipo, Ruben Paz Si è presentato spavaldo al Genoa l'ultimo acquisto dall'Uruguay Che bel tipo, Ruben Paz «Voglio il numero 10, quello dei fuoriclasse» GENOVA. «Ho la grinta di un uruguaiano e la classe di un brasiliano». Ruben Paz, da ièri mattina ufficialmente terzo straniero del Genoa, si presenta così. E un piccolo equivoco chiarisce ancor meglio di che pasta è fatto. Il presidente Spinelli, per festeggiare l'accordo, gli ha preparato una sorpresa. Dopo la firma del contratto gli consegna una maglia rossoblu. Ma Ruben Paz, tra la sorpresa di tutti, non la vuole indossare: «Questa non è la mia, ha il numero otto, io invece porto sempre il 10, il numero dei campioni. In Sudamerica il 10 contraddistingue i fuoriclasse, come Pelè e Maradona». Paz ha una voglia matta di sfondare in Italia: «Il vostro calcio lo conosco bene, grazie alla televisione. E poi ho un grosso vantaggio: gli schemi di Scoglio sono simili a quelli della nazionale uruguaiana. Per di più con Perdomo e Aguilera ho già giocato decine di volte». E un uruguaiano atipico: «Come carattere mi sento più vicino ai brasiliani. Sono nato ad Artigas, sul confine, il mio paese è separato dal Brasile dal rio Cuareim. A Porto Alegre ho vissuto cinque anni splendidi». In Argentina con il Racing Avellaneda nel campionato scorso ha segnato 12 gol in 35 partite: «Ma non sono un attaccante — precisa — svario a tutto campo, dietro alle punte». Al Genoa è costato un miliardo e 200 milioni e guadagnerà 300 milioni a stagione. Il Genoa si augura di averlo a disposizione al più presto. Tornerà in Uruguay stasera per giocare, fino al 4 settembre, le prime due qualificazioni mondiali. Ma al Genoa si sono già cautelati, ottenendo dalla Federazione uruguaiana la promessa che almeno uno tra Perdomo e Aguilera (probabilmente il secondo) venga esonerato da queste partite.

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Genova, Italia, Porto Alegre, Sudamerica, Uruguay