Nelle mani dell'Ufficio inchieste

Nelle mani dell'Ufficio inchieste CASO DELL'OGLIO Nelle mani dell'Ufficio inchieste IL CIOCCO. Adesso spetta al capo dell'Ufficio Inchieste, Labate, emettere il verdetto sul «caso Dell'Oglio». In questi giorni il ventiseienne centrocampista, in ritiro al Ciocco, conoscerà il proprio destino. Sposato, padre di un bimbo di un anno, ha deciso di lasciare l'Ascoli. Già l'estate scorsa aveva rotto con la società, tornando poi nei ranghi solo all'inizio del campionato. Il 5 luglio di quest'anno aveva firmato un contratto biennale con la Fiorentina. L'accordo è rimasto congelato per le divergenze oul pagamento del parametro: la Fiorentina offriva all'Ascoli 1 miliardo e 400 milioni (la cifra venne fissata in giugno con Carpegiani, il procuratore del giocatore, e il club viola) mentre Rozzi pretendeva 3 miliardi e 200 milioni, comprensivi del premio ottenuto dopo la salvezza. Recentemente il presidente ascolano è sceso a due miliardi e poiché Dell'Oglio rientra ancora nei programmi di Giorgi, è probabile che si raggiunga un accordo con la Fiorentina. «Prima avevo l'entusiasmo dell'acquisto voluto, adesso divento un acquisto dovuto alle circostanze anche se l'interessamento di Giorgi è vivo», filosofeggia Dell'Oglio. E aggiunge: «I parametri sono troppo alti, soldi ne circolano pochi, così va a finire che funziona soprattutto la formula degli scambi». Lo inseguono anche la Roma, la Lazio e il Lecce. «Solo contatti verbali. Li sto valutando ma la vera trattativa è con la Fiorentina», puntualizza. E lo sguardo si perde lontano, in direzione di Firenze, [b. b.)

Persone citate: Caso Dell'oglio, Labate

Luoghi citati: Firenze, Lazio