Il racconto dei francobolli, mini-manifesti che salvano la vita

Il racconto dei francobolli, mini-manifesti che salvano la vita Un libro benefico dell'Associazione volontari del sangue Il racconto dei francobolli, mini-manifesti che salvano la vita Dal banale incidente all'incubo deWAids: messaggi colorati che passano per milioni di mani L. TORINO AVIS, l'Associazione volontari italiani del Sangue, festeggia il sessantennio della sezione di Torino. Per celebrare l'anniversario, ha varato un programma di iniziative diverse, aprendole in modo insolito, con la pubblicazione di un piccolo volume intitolato / francobolli che salvano la vita. Il libretto non ha prezzo di copertina; chi lo compra può fare un'offerta libera. Le prime diecimila copie, nonostante il periodo di vacanze, stanno andando via come l'acqua. Autore Renzo Rossotti che da oltre quarantanni associa la filatelia alla sua attività giornalistica; membro dell'Usfi, Unione stampa filatelica italiana, cura la rubrica specializzata ogni venerdì su Stampasera e su molti periodici nazionali (compreso Panorama con cui collabora da 25 anni, cioè dalla fondazione). Perché l'Avis e perché mai i francobolli? «Perché il francobollo è, in sostanza, un minimanifesto — spiega Rossotti.— che passa per milioni di mani e, quindi, trasmette un messaggio. Così ci è parsa simpatica questa carrellata filatelica per l'Avis con francobolli emessi da vari Paesi, tutti dedicati alla prevenzione, dall'incidente più banale alla malattia più grave, dalla folgorazione in casa, maneggiando un elettrodomestico, sino all'incubo dell'Aids, tutto illustrato con francobolli». L'Avis, del resto, già nel 1985 aveva stampato I francobolli raccontano il dono del sangue, pure di Rossotti. Tutti a colori e in formato naturale, i francobolli sono tratti dalla collezione di Graziano Cestino e compongono una tematica che già sta attuando l'attenzione di assessorati all'Istruzione e alla Sa¬ nità per quanto sanno «parlare», soprattutto ai ragazzi delle scuole. Non mancano, per le varie situazioni, i consigli di un medico, il dottor Igino Arboatti. Le pagine sono poi ravvivate dai disegni di Gianni Bcnazzo, pure a colori. Il libro reca un omaggio ai grandi della scienza medica, dai tempi più lontani sino a oggi, per la loro opera al servizio dell'umanità. Il sessantennio dell'Avis è evidenziato, nell'ultima parte del libro, da francobolli che dal 1929 a oggi raccontano sessantanni di avvenimenti. 1 francobolli che salvano la vita è stato già presentato e offerto a Castelgandolfo a Giovanni Paolo II. In una pagina del libro è, fra l'altro, messo in evidenza il sollecito pensiero del Santo Padre verso i colpiti dall'Aids. Il Papa ha apprezzato il volume proprio per il suo contenuto educativo, per il messaggio che reca, al di là della sua espressione filatelica. Il libro non è in vendita. Per ottenerlo è sufficiente inoltrare un'offerta all'Avis, via Principe; Tommaso 39, Torino. Renato Scagliola La copertina del volume. A sinistra: l'autore Renzo Rossotti, ricevuto da Giovanni Paolo II a Castelgandolfo

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Graziano Cestino, Igino Arboatti, Renato Scagliola, Renzo Rossotti, Rossotti

Luoghi citati: Castelgandolfo, Torino