Panetta spinge in avanti gli azzurri di Giorgio Barberis

Panetta spinge in avanti gli azzurri Atletica, nella prima giornata della Coppa Europa a Gateshead un bel successo del mezzofondista nei 10.000 Panetta spinge in avanti gli azzurri L'Italia è quarta, IVrss alle spalle dei sorprendenti inglesi GATESHEAD DAL NOSTRO INVIATO Sembrava un pomeriggio destinato a chiudersi lasciando l'amaro in bocca: intorno a noi il pubblico britannico a festeggiare gli incredibili exploit dei suoi atleti (cinque vittorie in dieci gare, nove punti di vantaggio sull'Urss) e noi italiani a rimpiangere le occasioni perdute: i punti persi da Evangelisti per un centimetro nel lungo, da Andrei per cinque centimetri nel peso, da Benvenuti a pari misura nell'alto. E a questo si aggiungeva un contatto fra Baumann e De Napoli a 150 metri dall'arrivo dei 1500, che obbligava l'azzurro a correre per una decina di metri fuori pista, squilibrandolo e danneggiandolo nella volata. Era sembrata un'infrazione del tedesco, ma non c'erano certezze. E invece ecco la squalifica di Baumann (ma c'è un controreclamo che sarà esaminato stamane), al quale seguiva l'ottima prestazione della staffetta veloce: così l'Italia dopo la prima giornata si ritrova quarta a sei punti dall'Urss (seconda) e a quattro dalla Ddr (terza): e con le gare della seconda giornata ecco addirittura balenare la possibilità del terzo posto. Dopo l'avvio infelice dell'esordiente Mori (ottavo nei 400 hs), la giornata degli azzurri ha preso tono grazie a Francesco Panetta, il «diesel» del fondo azzurro che, per l'occasione, ha trasformato il suo motore, mettendo benzina ricca di ottani, capace di farlo vincere in volata sul tosto britannico Tim Hutchings. I diecimila sono stati interpretati dal calabrese in maniera atipica, adattando il passo alla poca voglia generale di prendere l'iniziativa. Gare tattiche sono queste di coppa: contano i piazzamenti, non i tempi. E così l'andatura è blanda, con scrolloni isolati che tagliano le gambe un po' a tutti. Panetta, con il francese Prianon, è stato il più attivo mentre Hutchings gli restava appiccicato come un'ombra. Man mano che si andava avanti comunque qualcuno si staccava: alla fine sono rimasti l'italiano e l'inglese a giocarsi la vittoria. Hutchings ha attaccato la volata lunga, Panetta lo ha bruciato negli ultimi 50 metri. «E' stata probabilmente la più bella volata dalla mia vita, avevo fatto anche lavori specifici in allenamento negli ultimi giorni per preparare questa eventualità» così Francesco ha poi commentato. La vittoria del calabrese, purtroppo, è rimasta isolata: ci è andato vicino Evangelisti, la cui serie di salti è stata nettamente la migliore con un 7,96 e due 7,95, beffato dall'ultima serie che ha permesso a due avversari di scavalcarlo; e avrebbe forse potuto vincere Di Napoli, sfortunato e al tempo stesso ingenuo nella sua interpretazione della gara, sempre in testa, a controllare un'andatura troppo blanda. La giornata degli azzurri ha comunque vissuto momenti anche inattesi grazie alla staffetta 4x100, ottima terza con cambi molto regolari, e a Roberto Ribaud, intelligente nella sua interpretazione del giro di pista. Altri, primo fra tutti il britannico Whittle, hanno imposto alla loro gara un ritmo iniziale eccessivo, pagando nel finale. Vedere così l'azzurro risalire posizioni (fino al quarto posto) sul rettilineo finale, ha rappresentato qualcosa a cui da tempo non siamo più abituati. Andrei nel peso ha mantenuto le promesse, ossia di superare la fettuccia dei 20 metri, nè attualmente gli si può chiedere molto di più. Tilli, invece, ha offerto il meglio con la staffetta, dopo il quarto posto sui 100, promettendo rivincita oggi sulla distanza doppia. Gli eroi di giornata, in assoluto, sono stati i britannici, il cui agonismo è eccezionale, tale da trasformarli: valga per tutti l'esempio del saltatore in alto Grant che ha vinto la gara, migliorandosi di un centimetro. Oggi tuttavia l'Urss può tentare il recupero. In chiave negativa fa invece notizia la Germania sprofondata addirittura in una posizione pericolosa, a dover lottare con la Cecoslovacchia per non retrocedere insieme alla Spagna. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Ddr, Europa, Germania, Italia, Spagna, Urss