I Blangino acquistano la Nuova Irpinia dalla Sopal (Efim)

I Blangino acquistano la Nuova Irpinia dalla Sopal (Efim) Blitz nel settore alimentate I Blangino acquistano la Nuova Irpinia dalla Sopal (Efim) TORINO. Un'acquisizione in vista sul fronte della Sopal (finanziaria alimentare dell'Efini). Una grossa operazione itticola in joint-venture con un colosso giapponese. Sono queste alcune delle novità che Luca Blangino, amministratore del gruppo alimentare piemontese in netta espansione (il fatturato a fine '89 sfiorerà i 160 miliardi), può esporre alla delegazione sovietica in visita in Italia in questi giorni. Si tratta infatti di avviare la fase operativa del progetto Minsk: la creazione nel cuore della Bielorussia di un complesso per la macellazione, la trasformazione, e la distribuzione di carni. Un gigante industriale da 150 mila metri quadri (50 mila di superficie coperta) dal costo di 70 milioni di dollari e con la prospettiva di un giro d'affari da 250 milioni di dollari all'anno. I sovietivi sono in visita per gli stabilimenti dei Blangino e per gli allevamenti modello dei fratelli Ghigo cui è affidata la selezione delle razze per alimentare il nuovo stabilimento . Altra operazione complessa che richiede la creazione di un ciclo alimentare e di allevamento finora sconosciuto nella Repubblica sovietica. Eppure le attenzioni del gruppo Blangino non sono tutte concentrate sul fronte di Minsk. Il gruppo ha ormai definito l'acquisizione (il contratto verrà perfezionato a settembre) della Nuova Irpinia. Si tratta di uno dei maggiori impianti industriali d'Europa nel settore degli appertizzati; in parole povere si tratta di confezioni di pasta (ravioli, tortellini e altro) sotto vuoto. Un giro d'affari di circa trenta miliardi per 130 di - Fendenti tutti impiegati nelimpianto di Avellino che si estende per 15 mila metri quadri coperti. L'acquisizione (non è la prima con le aziende di Stato dato che il gruppo Blangino ha riscattato già interamente la quota Gepi dello stabilimento di Fignataro Maggiore in provincia di Caserta) può aprire nuove prospettive all'espansione della dinamica società alimentare. I Blangino sperano di poter riversare larga parte della produzione dello stabimento irpino verso i mercati dell'Est europeo. Dall'accordo con la Belmiesompelprom, infatti, è scaturita un'alleanza commerciale di tutto rispetto e i ravioli, fa notare Luca Blangino, rappresentano uno dei piatti base della dieta alimentare russa. In sostanza, due linee di sviluppo: l'approvvigionamento di materia prima (carne dall'Urss, pesce dall'Oriente, grazie al prossimo accordo con una grossa compagnia giapponese) per il mercato interno e una struttura di trasformazione da indirizzare verso l'export: il Medio Oriente e l'Unione Sovietica . Progetti sostenuti dall'alleanza con i fratelli Marzocchi, partners dei Blangino nella Ecs. [u. b.)

Persone citate: Blangino, Blitz, Ghigo, Luca Blangino, Marzocchi