Il teatro gioca i suoi assi

Il teatro gioca i suoi assi Come si annuncia la prossima stagione: mattatori in scena e fiducia nell'autore italiano; attesa per Bufalino Il teatro gioca i suoi assi Torna «Aggiungi un posto a tavola» TAORMINA. Pietro Garinei è ancora una volta il superfesteggiato, qui a Taormina, avendo con i quattro spettacoli proposti dalla Music 2 nella stagione 1988-89 superato il «muro» dei quattrocentomila spettatori (405 mila per la precisione). Un record da fare invidia agli impresari di Broadway e che è destinato a crollare in tempi brevi poiché l'accoppiata Pietro Garinei-Mario Croce si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con un poker d'assi: Gigi Proietti, riprende «I sette Re di Roma» di Luigi Magni (recite previste a Roma, Milano e Torino); Gino Bramieri, con Gianfranco Jannuzzo, rappresenta da ottobre il nuovo spettacolo di Terzoli e Vaime «Gli attori fanno tutti così»; Enrico Montesano, dopo il successo di Fantastico '88, riaffronta il pubblico teatrale con «Cercasi tenore», una esilarante farsa americana di Ken Ludwig adattata per la platea italiana da Iaia Fiastrì; c a marzo al Sistina di Roma Johnny Dorelli torna a vestire i panni di Don Silvestro nella ripresa di «Aggiungi un posto a tavola», il cui debutto risale al dicembre del 1974. E poi c'è ancora Ombretta Colli che porta in tournée «A che servono gli uomini?» di Iaia Fiastri. La rentrée di Montesano avviene con una farsa, ambientata negli Anni Trenta a Cleveland, dove un impresario un po' trombone, a poche ore dall'a- pertura del sipario, deve rimpiazzare un famoso tenore, guarda caso italiano, con un maldestro debuttante. Sulla scena americana l'impresario è interpretato da Philip Bosco, un attore di teatro di origine italiana (il padre è della provincia di Benevento) che negli ultimi tempi ha ricoperto ruoli importanti anche sul grande schermo: il preside in «Figli di un Dio minore», il capo della squadra naicotici in «Tre scapoli e un bebé» e il finanziere che assume Melanic Griffith in «Una donna in carriera». Ma le novità teatrali non si fermano qui. Sul fronte della prosa c'è da registrare n^lla prossima stagione un risveglio d'interesse per gli autori italia¬ ni contemporanei. Giuseppe Mani ridi, sulla scia di «Giacomo il prepotente», propone adesso «Ti amo, Maria!» con Carlo Delle Piane ed Elena Sofia Ricci; il poeta veneto Andrea Zanzotto sta scrivendo per VenetoTeatro un testo che sarà interpretato da Raul Grassi Ili; Tullio Kezich, vedrà finalmente rappresentato «Il Vittoriale degli Italiani» con Corrado Pani e la regia di Mario Missiroli; Nino Manfredi ha riscritto per il ♦eatro il suo romanzo «Viva gli sposi» pubblicato sette anni fa; Maurizio Costanzo, coinvolto in due commedie («Amorosa» e «Ci sentiamo per Natale»); Dario Fo, autore e interprete con Franca Rame de «Il Papa e la Strega»; Mario Moretti con «Maledetta Carmen» per Anna Mazzamauro; Italo Calvino del quale il Gruppo della Rocca presenterà «Un re in ascolto»; e Claudio Magris, che ha pronto il copione di «Stadelmann» per Gabriele La via e Monica Guerritore. Renzo Rosso sta perfezionando per Carla Gravina l'adattamento del racconto di Von Kleist, «La marchesa von O.», che interessava anche a Monica Guerritore. Il colpo grosso l'ha comunque messo a segno Pippo Baudo, per conto dello Stabile di Catania, che è riuscito ad assicurarsi un trittico di atti unici firmati da Gesualdo Bufalino, Leonardo Sciascia e Vincenzo Consolo (la regia sarà di Antonio Calenda). Autori contemporanei come Massimo Bontempelli («Minnie la candida») e Manlio Santanelli («Disturbi di memoria») figurano inoltre nel cartellone del Piccolo Eliseo di Roma. Il Teatro di Roma, che definirà la stagione il 21 agosto, conferma le riprese della «Vita di Galileo», del «Bonaventura» e di «Una delle ultime sere di Carnevale». Tra gli spettacoli ospiti dell'Argentina dovrebbero essere confermati l'allestimento di Ronconi delle «Tre sorelle» di Cecov, il nuovo spettacolo di Monica Vitti, il musical «Sarafina» del Lincoln Center Theatre, il «Riccardo III» di Lavia, «La rigenerazione» del Piccolo di Milano e «Le baruffe chiozzotte» di VenetoTeatro. Nei discorsi che si intrecciano ai bordi della Festa del teatro non vengono sottovalutate certe regie come quelle di Ermanno Olmi («Piccola città» di T. Wilder); Paolo Panelli («L'alba, il giorno e la notte» di D. Niccodemi); Nanni Loy («Io non sono Bappaport» di Earl Cardile r); Riccardo Pazzaglia («Il brodo primordiale» di cui il regista è attore e interprete); Dario Fo, a cui è stato offerto di mettere in scena una «Mandragola» di Machiavelli in chiave di musical. Un'altra regia per lo Stabile dell'Aquila attende Gigi Proietti («Guardami negli occhi» di Feydeau) mentre Enrico Maria Salerno sarà regista e interprete de «Il pensiero» di Andrev, che andrà in scena nel prossimo novembre. Per l'estate '90 si preannunciano parecchi spettacoli nelle città scelte per ospitare le partite dei mondiali di calcio. A Roma si prevede di riprendere gli allestimenti di Maurizio Scaparro del «Pulcinella» inter- ' pretato da Massimo Ranieri, e delle «Memorie di Adriano» con Giorgio Albertazzi. Nell'attesa Albertazzi proporrà nella stagione invernale un inedito lavoro di Anton Cechov («Svenimenti») che debutterà in dicembre a Siena. Oltre che di spettacoli in preparazione, a Taormina si parla anche di televisione: il teatro di prosa non vuole più recitare sul piccolo schermo il ruolo della Cenerentola. «E' ora — dicono gli operatori — che la Rai riservi al teatro una informazione organica e non occasionale come avviene attualmente». «Qualcosa — osserva Giuseppe Battista dell'Eliseo di Roma — sta però cambiando nel rapporto tra il teatro e la televisione, soprattutto per merito di Raidue che sembra orientata a registrare nei propri studi gli spettacoli più interessanti della prossima stagione, per programmarli a sfruttamento esaurito. All'Eliseo ci è stato richiesto "Viva gli sposi" di Nino Manfredi». La prossima settimana Raidue comincerà a Villa Adriana la ripresa televisiva delle «Memorie di Adriano». Ernesto Baldo Uno spettacolo storico: Johnny Dorelli nel musical di Garinei -Giovannini «Aggiungi un posto a tavola»