Shakespeare arabo Lo dice Gheddafi

Shakespeare arabo Lo dice Gheddafi «11 suo vero nome era Sceicco Spear» Shakespeare arabo Lo dice Gheddafi LONDRA. William Shakespeare non scrisse i suoi capolavori sulle rive del Tamigi ma tra le dune del deserto. Il bardo, in realtà, era uno sceicco arabo di nome sheikh Spear. Lo «Studioso» che è giunto a questa conclusione è il colonnello Muhammar Gheddafi che, a quanto pare, da anni dedica parte del suo tempo libero alla lettura delle opere del grande drammaturgo. Di questa sua sorprendente tesi ha parlato giovedì sera radio Teheran. «E' una falsità partorita da una mente oppressa dalla calura», ha detto citando Macbeth il vice direttore dello «Shakespeare centre» di Stratford on Avon, la cittadina a Nord di Londra dove sorge la casa natale del poeta. Non è la prima volta che l'esistenza di Shakespeare viene messa in dubbio. Alcuni studiosi sostengono che questo era soltanto lo pseudonimo usato dal suo contemporaneo Chri- i stopher Marlowe. Altri ancora gli attribuiscono invece l'identità del filosofo Francis Bacon, del duca di Derby e di quello di Oxford. Non era mai successo però che si dicesse che il massimo esponente della letteratura inglese non fosse inglese. Il quotidiano «Daily Telegraph» sostiene che di questa storia di sheikh Spear, figlio di tale sheikh Zubayr, Gheddafi aveva già parlato con alcuni deputati tunisini. Giovedì sera radio Teheran ha detto che secondo il leader libico, nelle opere del drammaturgo ci sono parecchi indizi sulla sua vera identità. Gheddafi sarebbe convinto che per gran parte delle sue opere teatrali, Shakespeare si sia ispirato ad antiche fiabe ' arabe e che «Romeo e Giulietta», ad esempio, non sia che la sintesi di due racconti che hanno come protagonisti due coppie di innamorati, Leiii e Majnun, e Qays e Levia. [Ansa] | i

Luoghi citati: Londra, Oxford, Teheran