Cucchi evita una figuraccia

Cucchi evita una figuraccia I lenti campioni d'Italia pareggiano a stento contro l'agile squadra di Scala Cucchi evita una figuraccia Apolloni aveva portato il Parma in vantaggio PARMA DAL NOSTRO INVIATO Come sono strani questi italiani, penserà Klinsmann, massaggiandosi gli arti doloranti nella sua villa sul lago. Prima ti accolgono sul campo col coro dell'Aida, roba che un tedesco rischia di squagliarsi per la commozione. Poi comincia la partita e quei giovanotti di Parma, all'apparenza così carini e ospitali, si avventano sui biondone per tirargli alle gambe e. non contenti, tentano la tecnica dello strangolamento. C'è da perdere la pazienza, e difatti Jurgen la perde: al 42', quando la sua fuga verso il gol viene interrotta da un placcaggio di Susic, che gli stringe le mani intorno alla gola. Klinsmann tenta di castigare l'avversario ma deve limitarsi a fare gli occhi truci, perché Matteoh e Brehme lo avvolgono in un abbraccio protettivo e incatenante. L'impresa di Susic ha trovato un sicuro estimatore in Trapatto*ii, che nell'intervallo era dell'umore giusto per ripetere il gesto del parmense. Si è bloccato dinanzi alla complessità dell'impresa: in base a quello che gli interisti avevano combinato in campo, il Trap avrebbe dovuto strangolarti tutti. Forse, l'unico a non meritare la punizione era proprio Klinsmann, agile e potente nelle sue cavalcate lungo gli out, alla dispera¬ ta ricerca di palloni giocabili. La nuova Inter è, in fondo, quella vecchia, anche nei risultati. La scorsa stagione, dall'epilogo pur così trionfale, era iniziata con un agosto punteggiato di sconfitte e figuracce, al punto che qualcuno aveva osato mettere in bilico la sacra panchina di Trapattoni. Ai tifo¬ si nerazzurri non resta che sperare in un ricorso storico, perché dallo stadio di Parma non partono molti altri segnali incoraggianti. Imbastita da una preparazione che deve sostenere la squadra per una stagione infernale, l'Inter si è trovata subito in difficoltà contro i vo- 51 itisi e spigliatissimi ragazzini el Parma di Nevio Scala. Dopo averli dominati per un tempo con un gioco veloce e spumeggiante, gli emiliani hanno atterrato i campioni al 45' con una rasoiata di Apolloni, al tiro al termine di una comoda serpentina fra alcuni pali della luce verniciati di nerazzurro. Nella ripresa entravano a frotte le riserve: la partita perdeva inevitabilmente sapore ma l'Inter trovava nuova linfa e, soprattutto, avversari più ingenui: dopo una bella rovesciata di Klinsmann, al 78' Cucchi poteva avanzare indisturbato fin quasi al limite per far partire un tiro molle ma carico di cattiveria, che rimbalzava davanti a Ferrari, ingannandolo. L'onore era salvo. Im.g.J

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