Caso Dal Lago «Sei colpevoli»

Caso Dal Lago «Sei colpevoli» Novara: l'hockeysta morto in partita Caso Dal Lago «Sei colpevoli» NOVARA. Per la morte di Stefano Dal Lago, il ventiquattrenne campione di hockey morto in pista nel settembre scorso durante una partita, il procuratore della Repubblica di Novara Roberto Fava ha chiesto l'incriminazione di sei dirigenti e tecnici sportivi per omicidio colposo. I provvedimenti richiesti al giudice istruttore riguardano Giuseppe Matranga, presidente della Federazione di hockey e pattinaggio, Luciano Ubezio, presidente del Novara, la società in cui giocava il giocatore scomparso, Gianni Massari, direttore tecnico della nazionale, Jaime Cardoso, allenatore del Novara, Domenico Di. Gianfrancesco, segretario della Federazione e il professor Paolo , Rossi. Rossi è il primario della I divisione di cardiologia all'o1 spedale «Maggiore» di Novara che aveva visitato a suo tempo il giocatore affetto da una malformazione cardiaca. Proprio per questa era stato fermato dai medici del Coni. Dal Lago tornò poi a giocare, sprovvisto del ne¬ cessario nullaosta che il medico sportivo gli aveva revocato informando società e Federazione che il giocatore era affetto da una malformazione cardiaca. Il Novara allora aveva sottoposto Dal Lago a una serie di accertamenti medici da parte del professor Rossi. Il sanitario pur suggerendo di svolgere ulteriori esami e controlli (ai quali il giocatore non si sottopose), sostenenne però che il giovane poteva tornare a giocare senza rischi. Così Dal Lago tornò in pista. Partecipò ai campionati del mondo e poi riprese l'attività con la sua squadra. Ma alla fine, improvvisa, la morte in pista per ischemia miocardica acuta. Decisivi ai fini dell'inchiesta sono stati i risultati della perizia medico legale. Questa ha stabilito che il giocatore non era idoneo all'agonismo e che la malformazione cardiaca era evidenziabile. La morte quindi sarebbe da attribuire proprio ai disturbi cardiaci, aggravati dall'attività sportiva. (r.a.)

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