La salma di Higgins

La salma di Higgins La salma di Higgins Bush chiede al Papa di intercedere Già in moto la diplomazia vaticana CITTA' DEL VATICANO. Il Vaticano farà il possibile per recuperare la salma del colonnello William Higgins, e restituirla alla famiglia: Giovanni Paolo II l'ha assicurato al Presidente americano Bush, nel corso della telefonata di martedì pomeriggio. Ma l'impresa sembra tutt'altro che semplice, anche per la Santa Sede, che dovrebbe godere di una libertà di manovra maggiore, di altri Stati e organizzazioni in quest'opera umanitaria. Il corpo del tenente colonnello dei marines, impiccato, secondo le dichiarazioni degli hezbollah, tre giorni fa, non è stato ancora trovato. I giustizieri avevano espresso la loro intenzione di consegnarlo ai miliziani della Siria, ma i soldati di Damasco coinvolti nell'operazione dai sequestratori hanno fatto sapere di aver rastrellato inutilmente la zona in dicata, l'Ospedale San Giuseppe di Beirut: «Ma inutilmente, non abbiamo trovato nulla». La richiesta di Bush cade in un momento particolare: infatti, solo tre giorni fa il Nunzio in Libano, monsignor Luciano Angeloni, di settantadue anni, è stato nominato Nunzio in Portogallo. Monsignor Angeloni adesso è a Roma, mentre è atteso in queste ore l'arrivo in Vaticano del suo successore, monsignor Pablo Puente, di cinquantotto anni, spagnolo, che aveva cominciato la sua carriera diplomatica proprio in Libano, come segretario della nunziatura, risiedendo nel Paese mediorientale dal '73 al '77, prima di andare come ambasciatore del Papa in Senegal. «Gli ci vorranno comunque dei mesi per ambientarsi, e capire chi sta sparando a chi», dicono alla Segreteria di Stato. Il compito di trovare i contatti giusti per realizzare la promessa fatta dal Papa a Bush ricadrà inevitabilmente sulle spalle dell'esperto segretario della nunziatura, monsignor Ottonello. Non è' la prima volta che la Santa Sede compi'- questo pietoso ufficio. Nell'aprile dell'80 ci fu un interessamento indiretto e non ufficiale, affidato a monsignor Hilarion Capucci, per il recupero delle salme dei militari statunitensi morti nel tentativo — abortito — di liberare gli ostaggi prigionieri nell'ambasciata amencana a Teheran. «E' noto che la Santa Sede è sempre stata pronta a dare la sua collaborazione nei casi umanitari», disse il portavoce del Papa in quell'occasione. Pochi mesi fa il Vaticano fece da intermediario — su sollecitazione libica — nella riconsegna ai familiari del corpo di Fernando Ribas Dominicci. il pilota di un F 111 abbattuto durante il raid su Tripoli il 15 aprile '86. Il 14 gennaio due esponenti della Segreteria di Stato — monsignor Monterisi e monsignor Corsanego — ricevettero in consegna a Ciampino il feretro del pilota. [m. tos.l