Menem leva il blocco commerciale

Menem leva il blocco commerciale FALKLAND Segnali a Londra Menem leva il blocco commerciale BUENOS AIRES. Il governo del nuovo presidente Menem ha fretta di chiudere le ferite ereditate dal passato. Quella della guerra perduta per le FalklandMalvine, invase e poi perse di fronte alla controffensiva britannica, è aperta dal 1982. L'altra sera il ministro degli Esteri Domingo Cavallo ha compiuto uno spettacolare gesto politico, ponendo inaspettatamente fine alle restrizioni sugli scambi commerciali con l'Inghilterra, in vigore da sette anni. La normalizzazione commerciale con Londra era uno dei quattro «desideri» espressi a suo tempo dal governo inglese per acconsentire alla ripresa dei negoziati con Buenos Aires. Gli altri sono la fine delle restrizioni finanziarie, la ripresa delle comunicazioni tra il continente e l'arcipelago delle Falkland-Malvine, e la cessazione delle ostilità. «Il presidente Carlos Menem aspetta ora un gesto di buona volontà di Margaret Thatcher», ha scritto ieri il quotidiano «Clarin». Decidendo di riaprire gli scambi commerciali con Londra, che finora avevano luogo attraverso triangolazioni con Paesi terzi, Menem porta avanti una strategia -sviata già a partire dal suo insediamento al potere l'8 luglio scorso. Dieci giorni fa Menem aveva reso noto di essere pronto a dichiarare la cessazione delle ostilità, qualora Londra,avesse a sua volta eliminato le restrizioni alle pesca attorno alle isole. Il tema della pesca coinvolge molti interessi, non solo argentini; la proposta mira a ottenere consensi anche da parte degli altri Paesi che fino all'82 inviavano pescherecci nelle acque dell'arcipelago. Secondo il ministro Cavallo, «è indispensabile che l'Argentina arrivi all'Europa del 1993 avendo migliorato i suoi rapporti con l'Inghilterra, poiché il voto di Londra pesa in ogni decisione della Cee». Insomma bisogna convincere il governo inglese a non porre più ostacoli ai rapporti economici tiell'Argentina con gli altri Paesi europei, indispensabili a risalire la china del disastro economico. Intanto i giornali argentini danno come imminente la decisione da parte di Menem di graziare gli ex generali Galtieri, Lami Doso e Anaya, condannati come responsabili della disfatta dell'82: un'altra espressione del desiderio di chiudere i conti col passato.