Le ferie, un diritto intangibile
Le ferie, un diritto intangibile COSA. DICE IL CONTRATTO Le ferie, un diritto intangibile Indipendentemente dalle clausole particolari contenute nel contratto che lega Maradona al Napoli, l'argentino gode di tutti i benefici previsti dall'accordo collettivo siglato tra l'Associazione Calciatori, la Lega e la Federcalcio. L'art. 22 di tale contratto prevede, oltre al giorno di riposo settimanale, che al giocatore professionista spettino quattro settimane continuative di ferie (e non un mese come dice Maradona), nel periodo deciso dalla società. Poiché la partecipazione all'attività delle rappresentative nazionali è prevista dai regolamenti calcistici, ed anzi il giocatore e la società sono obbligati a dare piena disponibilità in caso di convocazione, il periodo in cui un atleta è impegnato per attività ufficiale della Nazionale va considerato come lavorativo, anche se non i fi club a beneficiarne. Per i giocatori stranieri del nostro campionato, è previsto che le società li mettano a disposizione delle federazioni di provenienza in occasione degli impegni di quelle Nazionali. Per analogia, anche il tempo dedicato da Maradona all'Argentina deve essere considerato lavorativo. E se è vero che spesso tra club e giocatori nazionali si trova, con un po' di buon senso, un accordo tra contratto ed esigenze societarie, è anche vero che, a rigor di legge, nessuno può toccare le quattro settimane di ferie invocate da Maradona.
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