Nessuna festa per Muller di Pier Carlo Alfonsetti
Nessuna festa per Muller Il brasiliano ha raggiunto Borno, ma i granata erano in vacanza Nessuna festa per Muller Fascetti replica a Scoglio: «Teme la A» BORNO DAL NOSTRO INVIATO Con dieci giorni di ritardo, ieri alle 12,30 Muller è giunto a Borno. Abbracci frettolosi con Cravero, qualche altro compagno e il magazziniere Brunetto, parole di benvenuto sussurrate insieme con battute ironiche. Assenti Fascetti, che approfittando della giornata di libertà si era recato in alta montagna, e molti granata, raggiunti da mogli, fidanzate e amici. Pranzato con i pochi compagni rimasti, Muller — che oggi comincerà a lavorare agli ordini del preparatore Sassi — ha poi chiacchierato a ruota libera dando effettivamente l'impressione di essere animato dalle migliori intenzioni: «La società ha formato una squadra molto forte, che non dovrebbe avere problemi a risalire. Anzi, con giocatori di questo calibro l'anno scorso non saremmo retro¬ cessi. Spero di offrire un contributo importante alla realizzazione dei progetti del Torino che ha tutti i numeri per tornare subito al massimo livello». Il brasiiiano si è intrattenuto a lungo con Romano: «So che è forte ed è stato determinante per la conquista del titolo del Napoli. Con giocatori come lui, sarà molto più facile segnare». I capricci dell'estate, i ripetuti rifiuti alla B lanciati di persona e tramite il procuratore, le minacce di non tornare in Italia? Niente di vero: «Stavo in Brasile ma ero attento a quello che succedeva qui. Quando Caliendo mi ha detto che sarei dovuto tornare al Toro non ho avuto nulla da obiettare. In fin dei conti, con la mia società ho un contratto triennale da rispettare». • Sarà molto diffìcile adattarsi alla B? «Dal più al meno, si gioca come in A e non dovrei avvertire molta differenza». In mattinata Fascetti aveva brevemente commentato la partitella di domenica: «Tutto bene, anche perché nessuno si è infortunato. Skoro e Lentini sono stati tra i migliori dimostrando di poter giocare insieme. Sarà diffìcile bloccare una coppia così abile nel dribbling e nel puntare a rete»,. Chiamato in causa da Scoglio, il cui Genoa affronterà domenica il Toro a Savona, Fascetti ha subito accettato la polemica: «Scoglio ha detto che non vuole rischiare infortuni contro una squadra di 3 e che i rossoblu non avranno motivazioni per battersi contro di noi? Bene, allora sappia che domenica il Toro giocherà in otto perché voglio capire come sarà quando ci troveremo in inferiorità numerica. Certe frasi sono dettate solo dalla paura di doversi esibire in serie A». Pier Carlo Alfonsetti
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